Messina. Filippo Andò, Pippo per gli amici, medico da 35 anni vive e lavora a Messina, ed è appassionato di libri, moto e cinema. Ha già pubblicato nel 2010 per l’editore bolognese Giraldi, “Cuchillos y arte”, uno psico noir ambientato nel mondo borghese di Cremona, dove il protagonista auto-investitosi da una missione catartica con il fine di instaurare nella società in cui vive, e che lui vive come marcescente e corrotta, la supremazia della cultura e della purezza. Tale missione finirà per renderlo protagonista di una serie di violenti delitti. Il 4 dicembre presenta a Messina il nuovo romanzo, “Giulia. Le lettere”, che racconta di una donna che trova tra le carte del marito scomparso da poco tempo scritte di suo pugno. Lettere che la costringono alla revisione del loro trentennale rapporto di coppia. Obiettivo dell’autore è quello di invitare il lettore ad una propria personale interpretazione del significato di quegli appunti in modo da giungere ad una spiegazione plausibile, come punto di vista indipendente da quello di Giulia, la moglie, avvolta da un “conflitto d’interessi emotivo” che la rende il soggetto meno obiettivo possibile. Per far ciò il racconto fornisce tutti gli elementi di un puzzle che definiscono una immagine che potrebbe non coincidere con la realtà. Proprio per questo l’autore ha raccolto e pubblicato a parte le “Lettere”, in uno speciale capitolo denominato “Ossimori e sinossi: ceci ne sont pas de poems”.