Letojanni. Al via i Puc (Progetti utili alla collettività) per impegnare i beneficiari del Reddito di cittadinanza in lavori di pubblica utilità nell’ambito comunale. Sono ben 8 i progetti approvati dall’Amministrazione e che consentiranno l’inserimento di 63 percettori di Reddito di cittadinanza.
Le aree di intervento dei progetti variano dall’ambito sociale a quello culturale, dalla tutela dei beni alla tutela dell’ambiente. I beneficiari del Reddito di cittadinanza, dopo i colloqui con gli operatori sociali e la sottoscrizione del Patto di inclusione sociale, saranno impiegati gratuitamente dalle 8 alle 16 ore settimanali.
I compiti che svolgeranno per la collettività sono svariati: dalla custodia e vigilanza del museo e della biblioteca alla pulizia della spiaggia, dall’assistenza alle attività legate alla scuola (scuolabus, mensa, pedibus, vigilanza negli orari di entrata ed uscita) alla cura del verde, delle aree gioco, sportive e del cimitero, dal disbrigo faccende per i soggetti fragili (anziani e disabili) alla manutenzione degli immobili comunali.
I progetti redatti dall’Ufficio Servizi sociali, su indicazione dell’Amministrazione, consentiranno l’inserimento di un grande numero di beneficiari i quali potranno iniziare a “lavorare” al termine dei colloqui fatti per individuare il progetto più consono a cui aderire; la mancata adesione ai Puc comporta la decadenza dalla percezione del Reddito di cittadinanza.
“Abbiamo voluto dare un segnale ben preciso attraverso l’approvazione di ben 8 progetti – dichiara Teresa Rammi, assessore alle Politiche sociali – Abbiamo individuato aree di intervento talmente eterogenee da rispondere alle varie peculiarità dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, per cui tutti gli aventi diritto potranno accedervi. È un’importante occasione di inclusione sociale, un modo per dare un sostegno morale a questi soggetti che spesso si sentono un peso per la società e che attraverso l’attivazione dei Puc potranno mettersi a servizio della comunità. D’altro canto le attività da svolgere sono state individuate tra quelle che danno un valore aggiunto ai servizi che il nostro Comune già offre. Dalla scuola alla cultura, dall’ambito sociale alla manutenzione e cura di immobili comunali e aree verdi, i percettori di RdC potranno ritornare a svolgere il lavoro che normalmente facevano o comunque a mettere le loro abilità e conoscenze a servizio della nostra comunità in cambio del reddito che già percepiscono. Abbiamo sempre sostenuto una politica volta al sostegno dei soggetti ma contraria al mero assistenzialismo e l’attivazione dei Puc è una scelta che rientra in tale ottica. Con l’Ufficio Servizi sociali abbiamo lavorato tanto e fatto uno sforzo notevole per giungere alla redazione di così tanti progetti per coinvolgere quanti più soggetti beneficiano di questo intervento di sostegno”.
Le procedure previste per la gestione dei Puc erano state avviate da tempo dall’Amministrazione, purtroppo, per eventi contingenti tra cui anche la pandemia, c’è stato un ritardo nei tempi di attivazione ma adesso manca davvero poco all’avvio dei progetti che vedranno impegnati i beneficiari per migliorare alcuni servizi comunali.