Letojanni. Una donna di 48 anni è stata condannata dal giudice per l’udienza preliminare di Messina a 2 anni e 4 mesi di reclusione per avere maltrattato il figlio che si rifiutava di fare da palo durante i furti ai danni di attività commerciali ed abitazioni dell’hinterland taorminese. La donna, arrestata nella scorsa primavera insieme al convivente, era accusata di maltrattamenti, lesioni, minacce e furti. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi. Il Gup ha concesso alla donna gli arresti domiciliari. La 48enne, all’epoca, era stata arrestata dai Cc con le accuse di maltrattamenti, lesioni aggravate e minacce nel tentativo di convincere il figlio (secondo quanto emerso dalle indagini) a ritrattare le accuse, nonché per i diversi furti aggravati commessi nel 2008 e all’inizio del 2009 ai danni di bar e ristoranti di Taormina e Letojanni. Il giovane (di 16 anni), per ribellarsi, era più volte scappato di casa, rifugiandosi nell’abitazione della nonna.