Taormina. L’assessore provinciale Mario D’Agostino ha inviato una nota al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo e all’assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Missineo con la proposta di cambio di denominazione del Parco Archeologico di Naxos e delle Aree archeologiche di Giardini, Taormina, Francavilla e dei Comuni limitrofi. “Premesso che con decreto 11 luglio 2001 n. 6263 – scrive D’Agostino – viene istituito il sistema dei Parchi Archeologici siciliani e con il successivo decreto del 13 luglio 2007 si specifica la Istituzione del Parco di archeologico di Naxos, ricadente nel comune di Giardini Naxos; che con il D.D.G. n 1513 del 12.07.2010, viene definito il Nuovo assetto organizzativo del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, in attuazione del D. P. Reg. 370 del 28.06.2010; che in questo contesto nasce il Parco Archeologico di Naxos e delle aree archeologiche di Giardini Naxos, Taormina, Francavilla e dei Comuni limitrofi, affidandone la dirigenza a Maria Costanza Lentini; che questo Parco dunque comprende, nel suo attuale assetto, anche l’Isolabella ed il Teatro Antico di Taormina; considerato che i numeri in riferimento alla fruizione dei Beni culturali in Sicilia per l’anno 2010, dimostrano come il Teatro Antico di Taormina abbia trainato su un totale di 458.434 visitatori in Provincia di Messina, ben 395.683 paganti, cioè oltre l’86% (nel 2008 e nel 2009, per valutare solo l’ultimo triennio aveva totalizzato un analogo 85% ); considerato, dunque, che il Teatro Antico di Taormina è il sito archeologico più visitato in Sicilia; che l’altro importante sito culturale del Parco, l’Area Archeologica di Giardini Naxos, ha totalizzato un buon risultato, 10.414 visitatori paganti, rimanendo però attorno alla soglia del 2% sul totale provinciale; che ad oggi, inoltre, un altro straordinario bene di prestigio ricadente nel comprensorio taorminese, l’Isolabella, è aperto al pubblico e fruibile, con un numero crescente di visitatori; preso atto dell’enorme contributo in termini di Beni culturali che la Città di Taormina, con il Teatro Antico e l’Isolabella, determina; ma anche per una ottimizzazione delle opportunità di marketing culturale e turistico, si propone di modificare la denominazione di Parco Archeologico di Naxos e delle Aree archeologiche di Giardini Naxos, Taormina, Francavilla e dei comuni limitrofi in Parco di Naxos – Taormina. Questo comporterebbe una più immediata lettura, una più facile individuazione dei siti archeologici a maggior richiesta ed un favorevole riscontro mediatico del Parco, oltre a rendersi ovviamente molto più aderente alla realtà culturale e turistica del Parco stesso”.
Provo a strutturare meglio il mio punto di vista.
Mi è chiara la nota di D’Agostino al presidente Lombardo, in cui si chiede, in soldoni, visto che è stato istituito il “parco di Naxos, Giardini, etc. etc.” e che questo ingloba anche aree di Taormina e che tali aree hanno pesato notevolmente sulle presenze del turismo, nell’area, allora perché non chiamarlo “parco Naxos – Taormina” e basta, semplificando il nome, anche se questo comporta rimuovere le altre aree dal nome ? Ok, ci può stare… ma, forse andando troppo avanti con le proiezioni, credo che una tale modifica smuova un indotto significativo intorno al progetto. Mi sembra troppo semplicistica l’osservazione di Cicala, nel passaggio “semplicemente chiede […] che venga cambiata la denominazione del parco per facilitare la ricerca su internet”. Non credo la modifica si limiterebbe a questo. Mettiamo il caso che la nota venga presa in considerazione e la proposta passi… mi viene subito in mente che la cosa metterà in moto una catena economica non indifferente; agenzie web, volantini e materiale cartaceo vario, forse cartelli stradali, forse spot pubblicitari… e tutte quelle attività necessarie a cambiare il nome del parco a livello pubblicitario e documentale in genere, che ipotizzo saranno iniziative costose e saranno assegnate a… bo ?
Mi chiedevo semplicemente, non sarà meglio dedicare le energie ad una propaganda della sola Taormina, convogliando i finanziamenti comunali/regionali verso aziende e professionisti Taorminesi ? Credo che Taormina ce la possa fare benissimo da sola a farsi pubblicità e magari in tale contesto, inserire anche i riferimenti al parco di Naxos così da intessere una maglia di riferimenti reciproci.
@Cicala & Pietro
Forse sarà questione di pessimismo… ma temo che dietro alla volontà di cambiare il nome, ci sia di fatto un qualche progetto che mira alla riorganizzazione della gestione, economica e non, intrecciando interessi misti tra i due comuni. Sarà interessante seguire, oltre al cambiamento di nome del parco, i cambiamenti dei nomi che ad esso si legheranno… e che da esso si scioglieranno. Se si tratterà di un’iniziativa puramente “mnemonica”, tanto di cappello… in ogni caso, se passerà la proposta, il tempo sarà consigliere.
Ma mi fate capire?? Viene fatta una proposta che semplicemente chiede , fermo restando gli spazi utilizzati, i comuni coinvolti, i direttori, etc… , che venga cambiata la denominazione del parco per facilitare la ricerca su internet, per i turisti che cercano la parolina magica “Taormina” ed in questo modo è tutto più semplice, perchè il nome di Taormina ancora funziona…
Che cavolo c’entra questo con le polemiche di gef? Il nome del parco, attualmente è “parco Archeologico di Naxos e delle aree archeologiche di Giardini, Naxos, Taormina, Francavilla e dei comuni limitrofi… “…
La proposta è di chiamarlo semplicemente “Parco di Naxos – Taormina”… C’est plus facil, no?
Invece a me sembra una idea semplice ma intelligente… Credo che Gef non abbia capito nulla, o meglio, abbia capito esattamente il contario… Mario Dice che, dato che Taormina mette tanto, forse bisognerebbe cambiare il nome del Parco in Naxos-Taormina… Boh, non mi sembra sbagliato…
@Pignaintesta
Purtroppo come al solito si punta all’avvenimento più evidente e quello che lei scrive non fa che confermare questo fatto. Se per lei il valore turistico di Taormina sta solo nel corso Umberto e nel teatro greco-romano, purtroppo l’amministrazione turistica taorminese ha fallito. Dovrebbe smetterla di salire a Taormina il Sabato sera per “La Giara” o per il gelatino della Domenica ed iniziare a scoprire altri luoghi. Non è accorpando più risorse turistiche che si trova la formula magica, bensì realizzando un’esatta mappatura delle risorse culturali di un luogo. Senza nulla togliere al sito di Naxos, Taormina non è solo quello ed è stracolma di luoghi d’interesse turistico. Peccato che si continui a pompare il marketing degli stessi.
Se non ho capito male, Mario D’Agostino vuole che si inserisca anche il nome di Taormina nel già esistente “Parco archeologico di Naxos”, che anche se non lo credete (visto che per voi esiste solo TAORMINA), comprende anche altri luoghi di interesse turistico. Non sta chiedendo che si inserisca “Naxos”, ma viceversa “Taormina”, visto che (volete o non volete) anche i monumenti di Taormina ne fanno parte di questo parco. Taorminesi, prima di gridare allo scandalo, iniziate a pensare che oggi c’è bisogno di un turismo comprensoriale, il Corso Umberto ed il Teatro Antico si visita in mezza giornata, poi c’è solo da girare i pollici se non si creano valide e interessanti alternative.
Mario, tu dovresti essere uno dei “giovani” di Taormina, ma forse il paese ti è servito unicamente a raggiungere i tuoi scopi politici. Eri di sicuro uno di quelli che quando chiedeva ai Taorminesi di appoggiarti politicamente, diceva loro che l’avresti difesa e fatta crescere. Non credo che a Taormina porterebbe beneficio l’accostamento ad un’altra risorsa turistica per aumentare i profitti… ma non è sempre stato il contrario ? Cioè che altri comuni si definivano illeggittimamente “Taormina” (vedi Letojanni, ma non solo) per approfittare della visibilità dell ex-Perla ? No Mario, non sei un amico di Taormina se parli così.
Proposta indecente da parte dell’assessore D’Agostino,pura campagna elettorale!!!
Ma per cortesia
non facciamo favori, Taormina non si tocca