Taormina. Dopo “Il Calcio a Taormina (1939-2006)”, “Juventus Campioni”, “Juventus I Campioni”, “Juventus la Fabbrica dei Campioni”, “Juventus il Quinquennio d’oro”, “Juventus 6 nella Storia” e “G7 2017 Taormina Capitale del Mondo”, il giornalista taorminese Saro Laganà torna in libreria con la sua ottava opera editoriale, dal titolo “Juventus Settebello” (Edizioni “Kenness”).
Il volume racconta la straordinaria stagione 2017-18 della “Vecchia Signora” e dei successi in campionato e in Coppa Italia. La formazione di Allegri ancora una volta si è dimostrata straordinaria. La conquista del settimo scudetto consecutivo e della quarta Coppa Italia di fila hanno mandato in delirio i tifosi bianconeri, che adesso, con l’arrivo di CR7, sperano anche nella Champions League.
Saro Laganà, giornalista, è nato a Taormina nel 1975. Scrive per i quotidiani “La Gazzetta dello Sport” e “La Sicilia”. Dirige il giornale on line “Vai Taormina”. Collabora con l’agenzia di stampa “Ansa”, con il periodico “Il Finanziere” (rivista ufficiale della Guardia di Finanza), con diversi siti internet di informazione e con alcune emittenti televisive e radiofoniche. Su Tele90 ha condotto la trasmissione sportiva “Gol d’Autore”. Ha pubblicato i libri: “Il Calcio a Taormina (1939-2006)”, “Juventus Campioni”, “Juventus I Campioni”, “Juventus, la Fabbrica dei Campioni”, “Juventus, il Quinquennio d’Oro”, “Juventus 6 nella Storia”, “G7 2017 Taormina Capitale del Mondo” e, infine, “Juventus Settebello”. Per tanti anni ha ricoperto l’incarico di addetto stampa di Taormina Arte, seguendo da vicino i più grandi eventi di cinema, teatro e musica organizzati nella capitale siciliana del turismo con personaggi di fama mondiale. È stato responsabile delle pubbliche relazioni del Celtic Taormina, squadra di calcio fondata da Jim Kerr, cantante dei Simple Minds. Nel 2018 ha curato l’ufficio stampa e la promozione dello spettacolo del grande comico pugliese Uccio De Santis, che il 13 agosto dello stesso anno si è esibito al Teatro Antico di Taormina davanti a oltre 4.000 spettatori, tra cui Catena Fiorello e Salvo La Rosa.