Castelmola. “Il Gruppo Impegno civico per Castelmola, in data 30 settembre, ha depositato due richieste volte ad ottenere interventi in tema di servizi per la collettività molese”: a dichiararlo è Massimiliano Pizzolo.
“Abbiamo depositato al Protocollo del Comune due richieste – spiega Pizzolo – la prima per ottenere un incremento delle corse da e per Taormina, in particolare al mattino. Questa esigenza ci è stata rappresentata da parecchi cittadini che ci hanno chiesto senza polemiche ed in maniera civile se fosse possibile ottenere una corsa aggiuntiva a quella Interbus, che mette a disposizione dopo quella delle 6:45 quella della 10:40. Sarebbe funzionale e utile una corsa con partenza da Castelmola alle 8:30, ciò consentirebbe di svolgere delle attività e servizi a Taormina lasciando il proprio mezzo in garage a Castelmola. Noi, a tale richiesta, abbiamo aggiunto e suggerito anche quella di incrementare le corse di Asm che per ora sono nella quantità di una a scendere ed una a salire sempre al mattino, utilissima per i ragazzi che frequentano le scuole fuori Castelmola e per questo concordiamo sulla scelta assunta. Riteniamo, tuttavia, che il Comune debba predisporre un piano di trasporto locale, incrementando le corse Asm su Castelmola intrecciandole con quelle del vettore Interbus ad orario scalzato e non coincidenti così da avere una copertura più ampia e servire ogni tipo di utenza. Come seconda richiesta chiediamo che si attivi il servizio mensa e trasporto scolastico, noi pensiamo che già doveva essere attivo e che siamo in ritardo, anche perché quest’anno a differenza degli altri anni l’Amministrazione dispone del bilancio di previsione già approvato. Secondo noi questi servizi a scuola sono decisivi per la valutazione di chi negli anni futuri sfiora il pensiero di emigrare scolasticamente, oltre al fatto che i bambini hanno già avuto assegnato il tempo pieno e non possono mangiare panini o altro, ci fossero state ragioni accettabili avremmo capito ma in questo caso non intravediamo ragioni se non la trascuratezza dell’organizzazione del servizio, e noi non possiamo accettarlo”.