“Gli infortuni degli atleti sono scritti nella genetica”: a dichiararlo è il professor Antonio Giordano, direttore dello “Sbarro Health Research Organization” di Philadelphia che ha condotto insieme al suo staff una importante ricerca dal titolo: “Genomic analysis reveals association of specific SNPs with athletic performance and susceptibility to injuries in professional soccer players”.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale “Journal of Cellular Physiology”, ha visto la collaborazione tra lo “Sbarro Health Research Organization”, un team di ricercatori italiani e lo staff medico del Napoli calcio.
“In diversi calciatori professionisti – aggiunge il professor Giordano, che vanta un’esperienza riconosciuta a livello internazionale nel campo della genetica, della regolazione del ciclo cellulare del cancro e in studi di terapia genica – abbiamo realizzato un test diagnostico e preventivo sullo sviluppo di una serie di patologie come infortuni muscolari, problemi ai tendini o ad altre parti del corpo che vengono sollecitate durante lo sforzo fisico. Abbiamo dimostrato, quindi, che la comparsa dell’infortunio viene indicata dalle anomalie osservate in alcuni geni”.
“Il rischio di infortuni negli sportivi può essere ridotto in parte – afferma il medico napoletano – tramite programmi nutrizionali preparati appositamente e preventivamente e mediante allenamenti specifici per ogni singolo giocatore. La personalizzazione delle abitudini alimentari e dei metodi di allenamento possono limitare gli infortuni”.
Il professor Giordano, che si reca spesso in Sicilia per motivi di lavoro, è stato poi ricevuto con il professor Giovanni Li Volti negli uffici del Catania SSD per esporre un progetto di collaborazione con la società rossazzurra.
LA BIOGRAFIA DEL PROF. ANTONIO GIORDANO
Il prof. Antonio Giordano si è laureato con il massimo dei voti in Medicina a Napoli nel 1986, ha conseguito la specializzazione in Anatomia Patologica all’Università di Trieste e subito dopo si è trasferito con un dottorato di ricerca negli Stati Uniti, dove ha lavorato nei laboratori diretti dal Premio Nobel James Watson al Cold Spring Harbor Laboratory di New York.
Ha pubblicato più di 650 lavori su riviste scientifiche di rilevanza internazionale; detiene diversi brevetti internazionali e ha ricevuto più di 40 premi nazionali ed internazionali per il suo contributo alla ricerca sul cancro.
Giordano è professore ordinario per chiara fama nel settore scientifico-disciplinare di Anatomia ed Istologia Patologica del Dipartimento di Biotecnologie Mediche dell’Università degli Studi di Siena e direttore dello “Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine” (organizzazione non-profit che opera nei settori della ricerca clinica traslazionale) e del Centro di Biotecnologie nel “College of Science and Technology” presso la Temple University di Filadelfia.
Sempre in Italia collabora con una linea di Ricerca del Centro di Ricerche Oncologiche di Mercogliano (INT_Fondazione G.Pascale/CROM). In Italia, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica e Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Infine, tra le sue molteplici attività di ricerca, vi è quella volta all’attivismo nell’ambito della denuncia dei fattori ambientali causa di un incremento delle patologie tumorali. Ha legato la sua carriera di ricercatore a quella di divulgatore scientifico, impegnandosi soprattutto nel rendere noti il collegamento tra l’ambiente inquinato dai rifiuti tossici e l’aumento dei rischi di insorgenza delle patologie croniche.
Nel 2020 è stato nominato membro del comitato scientifico ISS (National Institute of Health) come “Rappresentante del Ministero dell’Ambiente” e direttore del gruppo di lavoro, a supporto del vice ministro Sileri, finalizzato a proporre interventi di carattere sociale e sanitario in ambito ambientale (Ministero della Salute). Ha partecipato attivamente alla stesura del PNRR sempre in relazione al rapporto qualità e ambiente.
Attualmente negli Stati Uniti è membro del board organizzativo dell’associazione NIAF (National Italian American Foundation) e direttore di un tavolo tecnico, istituto dal Ministero degli Esteri, per la stesura di una legge per implementare l’assistenza sanitaria agli italiani residenti all’estero.