Su Taormina si è scritto tanto, libri che raccontano la sua storia, l’importanza della sua posizione geografica, la sua bellezza, i suoi monumenti, sono stati pubblicati romanzi d’amore che hanno come protagonisti i personaggi del jet set o artisti che l’hanno scelta come centro d’incontro, è stato persino stampato un giallo ambientato in un lussuoso albergo. Nessuno mai però aveva posto l’attenzione su Taormina come set cinematografico. Ci ha pensato Ninni Panzera, appassionato di cinema, curatore di due cataloghi su Giuseppe Tornatore: “Uno sguardo dal set” (2007) e “L’isola di Tornatore” (2010). Il suo è stato un lavoro scientifico, una ricerca meticolosa negli archivi dei fotografi di scena, nelle case dei collezionisti, per recuperare locandine, manifesti, fotobuste e altri materiali cinematografici dei quaranta film girati a Taormina, ma il suo è anche un atto d’amore profondo verso questa città che lui considera la sua seconda Patria. Nasce così “Il cinema sopra Taormina”, cento anni di luoghi, storie e personaggi dei film girati a Taormina: un’analisi filmografia che va da alcuni film in bianco e nero degli Anni ‘20 ai film monotematici degli Anni ‘50 e ‘60 (dove tutto ruota intorno gli amori balneari di bellissime donne straniere che incontrano focosi maschi siciliani); dai film diretti da grandi cineasti italiani e internazionali come Michelangelo Antonioni, Woody Allen e Luc Besson ai film più recenti di Carlo Verdone e Roberto Benigni, dove protagonista non è solo la città ma anche i suoi abitanti. Questo volume comunque non è un catalogo o almeno non è solo un catalogo, i testi accurati scritti da alcuni affermati giornalisti cinematografici, infatti, lo arricchiscono, trasformandolo come dice lo stesso Giuseppe Tornatore nella prefazione, in un film sconvolgente sulla vita di Taormina attraverso tanti, troppi, volti dimenticati della città. Questo volume restituisce a Taormina memorie storiche, ma senza mai cadere nel nostalgico, testimonia l’interesse della cinematografia mondiale, nota e meno nota, verso una città in embrione città da cinema, afferma in ogni immagine e in ogni riga l’amore folgorante che tutti i protagonisti hanno provato e le hanno dimostrato. Ninni Panzera ci mostra una Taormina dalle grandi potenzialità, non solo sede di un festival cinematografico prestigioso, ma anche e soprattutto un set cinematografico a cielo aperto. Una città che dovrebbe ritrovare il suo orgoglio, riscattare il suo passato per progettare meglio il suo futuro. Potremmo ripartire tutti insieme dalla locandina del film “L’immagine meravigliosa”, dove una giovane e bella Maria Pierangeli dipinge al Teatro Antico. Quel fotogramma “facilmente riconoscibile”, ha fatto sì che questo film diventasse anche “un meraviglioso veicolo di promozione turistica”.
Milena Privitera