Taormina. “Le Rappresentanze sindacali aziendali di Asm di Taormina, in riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Taormina, Mario Bolognari, a mezzo stampa, dove in parte riconferma quanto sostenuto nel 2018 e precisamente che Asm è il cancro di Taormina, si dissociano da questa etichetta, che il sindaco si ostina ad utilizzare nei confronti dell’Azienda Servizi Municipalizzati”: a scriverlo, in una nota, sono Franco Micalizzi della Filt Cgil, Concetto Pirri della Faisa Cisal, Giuseppe Panarello della Uil Trasporti e Francesca Gullotta della Ugl Tpl.
“Qualora fosse necessario, si rammenta, a tal proposito – si legge ancora nella nota – che su Asm, partecipata del Comune, messa in liquidazione dal settembre del 2011 dal Consiglio comunale dell’epoca, l’Amministrazione comunale di Taormina, ed in particolare la Giunta, il Consiglio comunale e la Prima Commissione Consiliare, hanno la responsabilità di organo di controllo di tutte le attività gestite dell’Asm che a sua volta le notifica tutti gli atti prodotti”.
“Inoltre, il sindaco che con le sue parole accusa anche i sindacati di indifferenza e di condotte scorrette che hanno sottratto denaro e risorse all’Asm, probabilmente non ha contezza delle decine di note sindacali critiche sull’operato dell’Azienda che sono state inviate nel corso degli anni ai liquidatori, ai sindaci, ai presidenti del Consiglio e ai componenti la Prima Commissione Consiliare, che si sono succeduti, senza mai ottenere riscontri concreti e raramente risposte alle nostre richieste di convocazione, così come, del resto, lui stesso sta facendo”.
“Piuttosto, ci preme sottolineare come, nonostante le varie vicissitudini, il personale tutto è stato sempre in prima linea con dedizione e spirito di sacrificio per garantire i servizi essenziali ai residenti e ai turisti, nonostante il Comune sia a tutt’oggi moroso nei confronti di Asm, mettendo a rischio gli stipendi degli stessi dipendenti”.