Taormina. “In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Fidapa di Taormina con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura, nella sala del Palazzo Duchi di Santo Stefano, ha organizzato un pomeriggio di sensibilizzazione riguardo una piaga sociale quale è il femminicidio”: a dichiararlo è Ivana Gullotta, presidente della Fidapa di Taormina.
“Grazie alla presenza di Maria Concetta Tringali autrice del libro Femminicidio e violenza di genere. Appunti per donne che vogliono raccontare e a Cettina La Torre, presidente dell’associazione Al tuo fianco Onlus – prosegue Ivana Gullotta – sono emersi fatti e abitudini consolidati nel tempo e stereotipati dell’essere maschile.
“Tante le riflessioni e gli approcci da utilizzare davanti ad un fenomeno cosi dilagante; sicuramente la formazione capillare degli operatori è fondamentale così come l’educazione sia in ambito scolastico che familiare alla parità e al superamento degli stereotipi”.
“Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In questo stesso giorno del 1960, furono uccise le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana. Le tre sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate da agenti del servizio di informazione militare, condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate e massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto per simulare un incidente”.
“Questa data serve: a ricordare che il rispetto è alla base di ogni rapporto; a fermare il numero delle donne che subiscono violenza ogni giorno; a metterci la faccia per dire basta al femminicidio. La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita il 17 dicembre del 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Vorrei sottolineare e concludo che non è retorica parlarne, non è retorica organizzare flash mob, non è retorica dipingere le panchine di rosso. Perché fino a quando ci saranno ancora vittime stuprate, torturate e massacrate non sarà mai abbastanza la nostra denuncia”.
“Il nostro grazie va anche all’assessore comunale alla Cultura, Francesca Gullotta”.