Giardini. Continua in questi giorni l’azione di contrasto dei carabinieri della Compagnia di Taormina al fine di contrastare l’attività di spaccio posta in essere dai pusher che operano sull’illecito mercato di sostanze stupefacenti. Questa volta a “cadere nella rete” dei militari dell’Arma che, in proposito, hanno predisposto numerose e diversificate tipologie di servizio, è stato un cuoco giardinese, identificato in C. P. nato a Giardini Naxos, classe 1971. L’intervento dei carabinieri componenti l’equipaggio di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del Norm della Compagnia di Taormina è scattato quando il 39enne, a bordo della sua autovettura, è stato notato sfrecciare a forte velocità sul lungomare del Comune di Giardini Naxos. Immediatamente, i militari della gazzella dell’Arma lo hanno seguito a distanza sino a quando il prevenuto non si è fermato in un’area di parcheggio dove è stato bloccato. È stato a quel punto che i Cc, dopo essersi avvicinati, hanno notato che il 39enne aveva “qualcosa” di strano in bocca, poi risultata una confezione contente sostanza stupefacente del tipo cocaina. I carabinieri hanno quindi effettuato una perquisizione personale rinvenendo nei pantaloni un’altra dose della medesima sostanza, la somma contante di 250 euro ed altre due dosi di cocaina che erano nascoste nella biancheria intima. La perquisizione è stata estesa anche all’abitazione dell’uomo, dove i carabinieri hanno trovato un vero e proprio laboratorio per il confezionamento della sostanza stupefacente. Sul piano cottura, infatti, i militari hanno recuperato e sottoposto a sequestro una busta con circa 170 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, 4 pasticche di ecstasy, una dose di marijuana, un bilancino elettronico e varie buste in plastica pronte per essere utilizzate come involucri per le singole dosi di droga. La cocaina, opportunamente repertata sarà inviata presso il Ris carabinieri di Messina per le analisi qualitative e quantitative. Dopo l’arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, l’uomo, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Messina, è stato quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.