Giardini. I carabinieri della Compagnia di Taormina hanno tratto in arresto a Giardini Naxos, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, due catanesi: Giuseppe Mario C., classe 1982 e Orazio M., classe 1994. Entrambi gli arrestati erano stati notati dalla pattuglia dei carabinieri mentre erano fermi, con atteggiamento sospetto, tra due auto in sosta sul marciapiede di via Vittorio Emanuele. L’atteggiamento quanto meno anomalo assunto dai due uomini non sfuggiva ai carabinieri che decidevano di effettuare un rapido controllo. Alla vista dei militari dell’Arma tuttavia i due soggetti cercavano di disfarsi di alcuni involucri ma senza riuscire nel loro intento. Appena raggiunti i due giovani, i carabinieri rinvenivano nelle immediate vicinanze due involucri contenenti otto dosi di sostanza risultata positiva al test per le anfetamine. Per i fatti sopra citati i due uomini venivano condotti in caserma e al termine degli accertamenti tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Gli arrestati, nella mattinata odierna sono stati accompagnati presso il Tribunale di Messina, per l´udienza di convalida e il giudizio direttissimo. Il giudice, dopo aver convalidato gli arresti, ha aderito alla richiesta dei termini a difesa.
S. Teresa: i carabinieri arrestano stalker
S. Teresa. Non aveva proprio accettato la fine di quella relazione e da luglio aveva cominciato a perseguitare la sua ex con atteggiamenti molto violenti. Sembrava di rivivere alcuni degli episodi della cronaca recente che purtroppo amaramente si sono conclusi con drammatici delitti. Questa volta il lavoro dei carabinieri della Compagnia di Taormina ed il coraggio di denunciare hanno posto un freno a quel morboso desiderio di riallacciare una relazione oramai esaurita. Dalla fine del rapporto avvenuta qualche mese fa, l’uomo era stato più volte individuato mentre pedinava la sua ex fidanzata. Lunghi appostamenti, visite inattese nei luoghi frequentati dalla ragazza e minacce rivolte anche ai suoi congiunti. Tutto questo aveva portato le vittime a temere una escalation e quindi a richiedere il frequente intervento dei carabinieri. La vicenda trae avvio da luglio di quest’anno ma gli episodi erano divenuti nell’ultimo mese sempre più frequenti e ormai sufficienti a ipotizzare l´ipotesi del grave reato di atti persecutori ed altre fattispecie che considerate nel loro complesso hanno portato i giudici a ritenere opportuna l’emissione di un provvedimento che fosse in grado di contenere l´istinto. Nel primo pomeriggio del 5 ottobre 2013 i carabinieri della Compagnia di Taormina hanno dato esecuzione ad un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che ha disposto gli arresti domiciliari a carico di un ventenne, residente in un comune rivierasco. Il giovane disoccupato è stato sottoposto alla misura restrittiva poiché ritenuto responsabile, tra l´altro, del reato di stalking. L’uomo con condotte reiterate aveva minacciato e molestato una minore alla quale era stato legato da relazione sentimentale, causando alla vittima ed ai suoi congiunti un perdurante e grave stato di ansia e di paura.
S. Teresa: 57enne arrestato per lesioni personali aggravate, ingiurie e minacce
S. Teresa. Nella serata del 6 ottobre 2013, al termine dei necessari accertamenti e degli interventi dei sanitari, i carabinieri della Compagnia di Taormina, supportati dai colleghi della Stazione di Giardini Naxos, hanno tratto in arresto per lesioni personali aggravate, ingiurie e minacce, Antonino L. C., bracciante agricolo di 57 anni, residente a S. Teresa, già noto alle Forze dell’Ordine. In particolare, alle 15.30 del 6 ottobre giungeva al numero unico 112 richiesta di intervento da parte di una donna di nazionalità rumena. Nella corso della chiamata ai carabinieri la donna riferiva di aver subito una pesante aggressione da parte del convivente. Vista la gravità dei fatti denunciati i carabinieri del pronto intervento raggiungevano in pochi minuti quel centro abitato ed il luogo dell’aggressione. Appena giunti presso l´abitazione della coppia i militari constatavano che poco prima vi era stata una violenta lite durante la quale l’uomo aveva colpito al capo con una bottiglia la convivente causandole un trauma cranico non commotivo ed altre lesioni, poi giudicate guaribili in sette giorni dai sanitari intervenuti per prestare le prime cure. Evidentemente la condotta dell’uomo, che aveva continuato a proferire gravi minacce nei confronti della donna, avrebbe potuto avere esiti ben più gravi. Anche in questo caso, la chiamata al numero di emergenza 112 ed il tempestivo intervento degli uomini in divisa ha probabilmente evitato ulteriori conseguenze. L’uomo è stato tratto in arresto.