Giardini. Presto un piano di intervento da 50.000 euro per pulire l’alveo del Torrente S. Giovanni, ma si è in attesa dell’intervento del Genio civile che potrebbe arrivare anche il prossimo anno. Certo la preoccupazione rimane per il quartiere che è stato interessato da un violento nubifragio. Ma Palazzo dei Naxioti non sta certo con le mani in mano. “Sicuramente – ha detto il commissario regionale, Maria Letizia di Liberti – il problema risale addirittura ad anni addietro. Mi sono insediata da pochi mesi e dunque non può essere addebitata a questa gestione la mancanza di interventi che dovevano essere già fatti negli anni passati. Certamente, però, non stiamo con le mani in mano”. La Di Liberti ha avuto un incontro, ieri mattina, con Lilly Labonia del “Comitato d’emergenza di S. Giovanni”. “Stiamo studiando – ha spiegato, durante il faccia a faccia, il responsabile dell’Ufficio tecnico della casa municipale giardinese, Sebastiano La Maestra – come poter rimuovere i detriti che ancora vi sono nell’alveo che si trova sotto la strada. Un lavoro materialmente difficile anche perché non è possibile utilizzare gli operai. Per non spendere inutilmente i pochi fondi a nostra disposizione dovremo, invece, deviare l’acqua del torrente, far intervenire dei mezzi aspiranti specializzati ed anche dei camion per caricare quanto rimosso. Fermo restando che a monte del quartiere, sull’omonimo torrente, sono stati effettuati da ignoti dei lavori di accumulo di detriti proprio lungo tutto il canalone del percorso d’acqua. Quel materiale è pronto per scendere a valle in caso di un’altra alluvione”. Il problema è, dunque, difficile da affrontare.
Mauro Romano