Da Serena Puglisi, riceviamo e pubblichiamo: “Caro direttore, dopo aver letto l’articolo dal titolo su Giardini, con cui il gruppo politico Insieme per cambiare interviene sullo stato di difficoltà dell’edilizia scolastica con un’interrogazione consiliare di Salvatore Bonaffini e Antonino Bruno, mi sono indignata al punto di decidere di unirmi ad essi per denunciare pubblicamente la totale mancanza di rispetto e di senso civico, mascherati da un eccessivo riguardo nei confronti della forma dei governanti di questo paese. Leggo che il presidente del Consiglio comunale, Agatino Bosco, ha già manifestato intenzione di rispedire al mittente le interrogazioni perché non rispondenti, nella forma, allo statuto comunale. Costui, ritiene, adducendo questa scusa, di poter evitare di fornire una risposta alle insistenti richieste di chiarimenti e delucidazioni da parta degli esponenti del gruppo politico Insieme per cambiare (Giardini Naxos), del quale ho l’onore di far parte, in qualità di candidato non eletto e dell’intera cittadinanza, in merito alla questione degli edifici scolastici. La società civile chiede ai governanti di questo paese di avere delle informazioni riguardo alla sicurezza di bambini, insegnanti e personale non docente che negli asili e nelle scuole trascorrono gran parte delle loro giornate ed inoltre chiede di conoscere, se ce ne fossero, le opere di rinnovo e manutenzione che il Comune intende compiere e dell’impiego dei finanziamenti per questo settore. Inoltre, ci sono alcuni accadimenti che mi vedono coinvolta in prima persona, in quanto madre di due bambini che frequentano l’asilo del quartiere Calcarone. Nell’asilo ci sono gli stipiti delle porte arrugginiti, i muri sono sporchi e in alcuni tratti, addirittura, l’intonaco viene giù dalle pareti. C’era un giardino con dei giochi che sono stati rimossi, con la promessa di creare una zona, per i giochi all’aria aperta, che fosse lavabile, dato che i gatti del quartiere ci andavano a fare i bisogni. Alcuni addetti sono venuti, hanno smontato i giochi, hanno fatto un plateau di cemento e se ne sono andati: è ancora tutto così! Non s’è visto più nessuno. Per di più, i giochi sono ancora smontati. Conclusione: i bambini non possono andare in cortile, ci sarebbero diversi pericoli a cui andrebbero incontro, se le maestre li portassero fuori. Non ci sono occasioni di svago, se non la ginnastica nell’atrio, che è altresì l’unica attività motoria che possono svolgere fuori dall’aula. Praticamente sono prigionieri nella loro stessa scuola. Aggiungo e concludo dicendo che mi è stata assicurata la validità della forma delle suddette interrogazioni, quindi, a meno che non ci siano degli altri impedimenti, il nostro presidente del Consiglio, certamente, porrà rimedio per evitare che questo increscioso fatto possa far credere ai cittadini che ci siano altri motivi per cui, le interrogazioni, siano respinte nuovamente. Cordialmente, Serena Puglisi”.