Giardini. Qualche giorno fa era stata annunciata, da parte di Totò Muscolino, la nascita di un nuovo soggetto politico denominato “Ai meridionali” (area Mpa) della quale avrebbe fatto parte anche l’ex assessore comunale Seby Cavallaro, attuale esponente dell’Udc di Giardini. ”In riferimento ad alcune voci che vedrebbero il sottoscritto aderire ad iniziative politiche legate all’idea di evoluzione del Movimento Per l’Autonomia, intendo smentirle. Ciò anche se condivido l’idea che i siciliani ed i politici che la rappresentano, debbano lavorare tutti nell’interesse dei nostri territori. Vorrei precisare che in questo momento non rivesto incarichi politici o amministrativi però faccio parte di un gruppo politico che nelle ultime elezioni amministrative locali ha espresso un consigliere di maggioranza ed un assessore comunale. Questo mi obbliga, per questioni di lealtà e trasparenza, ad non assumere decisioni senza il coinvolgimento degli amici che ne fanno parte. Pertanto nessuna azione sarà determinata dal sottoscritto senza l’assenso del nostro gruppo che è legato all’Udc. Questo, anche se il partito di Casini nella provincia di Messina, pur avendo il suo maggiore esponente a livello regionale e nazionale nel sen. Giampiero D’Alia, è assente alle richieste provenienti dal territorio di cui faccio parte. Ed è proprio l’assenza di chi è deputato ad accogliere tali richieste a determinare la necessità di interlocutori diversi che le condividano. Il consigliere comunale e l’assessore di riferimento del nostro gruppo politico hanno, pertanto, la necessità e l’obbligo morale di dialogare con chi possa condividere ed essere utile allo sviluppo del territorio. Per quanto riguarda invece le mie amicizie che mi legano all’on. Antonio D’Aquino o ad altri deputati come l’on. Pippo Currenti, sono squisitamente personali e non politiche. A tal proposito, voglio ricordare che, grazie all’on. D’Aquino, quando era assessore regionale agli Enti Locali e il sottoscritto assessore comunale ai Lavori Pubblici, fu possibile la realizzazione della piazza di San Pancrazio, quella di Chianchitta e i marciapiedi di Recanati che vennero finanziati. Alla luce di queste considerazioni ritengo che il gruppo politico di cui faccio parte debba rivedere alcune posizioni legate all’appartenenza politica. Tanto per citare Cicerone, alterius non sit qui suus esse potest, ovvero non appartenga a un altro chi può appartenere a se stesso, la mia appartenenza è quella legata al territorio quindi appartengo a chi fa gli interessi del territorio ed ha una visione di sviluppo sociale, economico ed infrastrutturale ampia e non limitata ai propri piedi”.
Rosario Messina