Giardini. “Nozze d’argento” per un nutrito gruppo di pubblici dipendenti che per festeggiare i loro 25 anni dall’assunzione al Comune di Giardini Naxos si sono riuniti al Ristorante “Nettuno” di Angelo Siciliano per vivere un momento conviviale. Venticinque anni fa avevano vinto lo stesso concorso, con la qualifica di “amministrativo”; il gruppo di “novizi” formato da quindici unità, il 24 febbraio 1986 timbrò per la prima volta il cartellino. Pochi anni dopo, tre di loro (Giuseppe Esposito, Giovanni Spadaro e Rosa Anello) si trasferirono in altri Comuni del Messinese, mentre una quarta impiegata, Renata Siciliano, passò al Ministero di Grazia e Giustizia nell’organico del Giudice di Pace. Solo 11 dipendenti hanno lavorato in tutti questi anni al Comune jonico. Estesi gli inviti a tutti, alla serata celebrativa sono intervenuti: Giacomo Frazzica, Melina Cacciola, Franca Bucolo, Maria Concetta Ferrara, Adriana Galeano, Giuseppe Esposito, Franco Consoli, Giovanna Lo Turco, Anna Savio, Lina Galeano, Renata Siciliano e Rosario Messina (il nostro validissimo collega giornalista). Mancavano all’appello per impegni di famiglia alcuni di loro, Rosa Anello e Nino Gullotta, mentre per un altro collega è successo l’imprevedibile che ha dato un tono ancora più goliardico alla serata. Doveva esserci anche Giovanni Spadaro che i colleghi di Giardini non vedevano da oltre venti anni. Al ristorante però si è presentato un altro omonimo, proveniente dallo stesso Comune d’origine, Pagliara, che era stato anch’esso sindaco come Giovanni. Dopo le perplessità dei primi minuti, vista la diversa fisionomia, è stato svelato l’arcano, il tizio era Giuseppe Spadaro e non Giovanni. Un disguido dovuto ad un numero di telefono dato errato per il quale era stata contattata la persona sbagliata. Chiarito l’equivoco i commensali si sono fatti una gran risata brindando al “nuovo” collega il quale per nulla imbarazzato ha partecipato con grande sintonia alla cena celebrativa a base di portate sfiziose ed originali con torta finale e foto di gruppo.