Giardini. Il coordinatore cittadino del Pd, Maurizio Micari, interviene sull’argomento “Porto”. “In questi ultimi giorni – spiega Micari – abbiamo tutti assistito a svariati interventi, con relative dichiarazioni di intenti, sia a mezzo stampa che in tv e sui social media, relativi al destino della nostra città, in ordine al tema della fattibilità del tanto citato e paventato porto di Naxos. Premettendo la nostra apertura allo sviluppo della portualità in un’ottica di sviluppo dei servizi a sostegno del comparto turistico, in una dimensione di assoluta eco-compatibilità e di rispetto del territorio che non venga sottoposto ad ulteriore danno per il lucro di pochi, intendiamo evidenziare che un eventuale intervento in tale direzione sarebbe per noi giustificato solo se si configurasse realmente come uno strumento di crescita e potenziamento del bene comune. Chiediamo, pertanto, che un argomento così delicato per la comunità , relativo al suo stesso futuro, venga trattato in una sede pubblica, con il coinvolgimento dal basso della cittadinanza. Le parti che, fin qui si sono confrontate, in un dialogo più o meno urbano, per quanto titolate a farlo, nella loro specificità tecnica e politica, o come esponenti della società civile, rappresentato, comunque, un segmento assolutamente parziale e, per ciò stesso, non sufficiente a dirimere e a decidere una questione di rilevanza globale. I cittadini devono essere debitamente informati su un tema così sostanziale, su cui si potrebbe giocare il futuro stesso della città. Le conferenze di servizi e confronti e tavoli tecnici tra agenti del progetto, certamente già effettuati, non crediamo siano sufficienti, in un’ottica di democrazia partecipata, a rendere i cittadini di Giardini, veramente protagonisti e non utenti passivi delle decisioni prese altrove o, comunque, non debitamente condivise”.
Bene, finalmente non siamo più solo noi di Legambiente Taormina Valle dell’Alcantara a chiedere un dibattito pubblico su di un tema così cruciale per il futuro del nostro comprensorio come la proposta di porto della ormai nota azienda SpA. E’ proprio sul nostro futuro che dobbiamo iniziare a discutere: ma a partire da dati concreti perché la nostra capacità di progettare e scegliere un futuro dipende dalla nostra capacità di comprendere la tumultuosa evoluzione (culturale ed economica) che caratterizza i nostri tempi. Dobbiamo cercare un confronto il più ampio possibile per essere in grado di attivare una sana risposta democratica che possa finalmente mutare politiche di rapina del territorio e concezioni di turismo ormai obsolete che hanno soffocato ogni sviluppo economico nel nostro, ancora, nonostante tutto, magnifico territorio.
Basta che qualcosa si muova, oggi solo inqunamento e “zona grigia”!