Giardini. E’ nuovamente impegnato in un’altra missione umanitaria con l’Aeronautica Militare l’ex candidato a sindaco Carmelo Giardina. E’ tornato ad operare in una delle località più a rischio al mondo, l’Afghanistan, dove si occupa della logistica riguardante i rifornimenti di beni primari e di soccorso per le popolazioni locali. In questi giorni Giardina ha rivolto un appello ai suoi concittadini attraverso l’invio di un messaggio affinché si possa organizzare una campagna umanitaria di raccolta di viveri e quant’altro possa servire alla popolazione dell’Afghanistan. L’appello è rivolto anche al Gruppo Promotore Unicef di Giardini coordinato da Pancrazia Marcuccio che ogni anno promuove progetti per raccogliere fondi che possano servire a salvare bambini nel Terzo Mondo. Qualche anno fa il Gruppo Promotore Unicef organizzato in collaborazione con l’Aeronautica militare una raccolta viveri e indumenti che poi riuscì a far arrivare in Afghanistan attraverso Carmelo Giardina. “Qui in Afghanistan la situazione è tragica – scrive Carmelo Giardina nel suo messaggio – molto lontana da ciò che si possa immaginare, specie per i bambini. C’e’ bisogno di tutto ed in particolare di medicine e vaccini (contro colera, tifo, pertosse, pneumococco). In Afghanistan non ci sono solo talebani ma anche e sopratutto persone con tanta dignità che cercano di riscattare 7.000 anni di storia. A parte il mio incarico di mentor/advisor, sto cercando di vedere se ci fosse la possibilità di una raccolta umanitaria, soprattutto medicine o qualche apparecchiatura elettromedicale (impedenzimetro, spirometro o altro…). Qui non hanno niente e qualsiasi cosa diventa di primaria importanza. Vi chiedo, compatibilmente con i vostri impegni e la vostra disponibilità, il vostro pensiero su tale iniziativa o verificare la possibilità di una tale raccolta”.
Rosario Messina
x Arabella, ti ringrazio per la comprensione, si, ho ben compreso quello che volevi dire, solo volevo chiarire la mia posizione (e di tanti che conosco) che si sono diciamo stancati, di essere continuamente oggetto di richieste di aiuto, in special modo in questo periodo di natale, mi dispiace per il popolo Afgano, se potessi darei, ma chiaramente in me nasce la rabbia di chi è completamente abbandonato dalle istituzioni dopo anni di duro lavoro.
Ogni settimana davanti ai supermercati c’è chi ti cerca qualcosa, ma che mai gli posso dare io? E quello che odio è l’insistenza nel chiedere, che per me diventa una apatia totale per chiunque chieda aiuti (anche se magari sbaglio).
Comunque preferirei poter aiutare gli altri, l’ho pure fatto in passato, ma oggi che io ho bisogno, nessuno mi aiuta.
Grazie comunque per il tuo chiarimento semplice e molto cordiale.
Ciao.
Valerio se parli di una tua situazione personale è un conto…nessuno ti da torto nè tantomeno mette in dubbio la dura realtà personale che denunci (anzi ti auguro di risolverla al più presto)…e che mi rendo conto purtroppo non è unica nel suo genere, ma se parli di “popolo italiano” e del sud in generale, beh…la situazione è certamente complessa (molto) ma non ci si può certamente paragonare ad un popolo come quello afgano! (Leggi la storia afgana e poi quella italiana e vedrai perchè oggi paghiamo tutti una situazione economica così difficile)
Certo che i centri commerciali sono pieni di gente che passeggia…ma il fatto che rimangano aperti significa che le entrate le hanno e come…e cmq il mio voleva essere un esempio come tanti che potremmo fare.
Ad ogni modo mi pare che il senso del mio intervento tu l’abbia in realtà pienamente compreso…permettimi di dire che l’articolo non era un richiamo per chi non ha al dare…come hai fatto intendere tu, ma semplicemente un esempio di solidarietà. Le raccolte di generi alimentari e non solo per i bisognosi (anche italiani) esistono anche se poco conosciute…Io non nego le difficoltà che tutti (me compresa) chi più chi meno, viviamo quotidianamente ma credo che in realtà ciò che dovremmo (tutti) chiedere ad alta voce non è la solidarietà degli altri (non solo) ma il rispetto da parte di chi ci governa (a partire dal livello locale) della persona e del suo diritto al lavoro come mezzo di sostentamento nonchè realizzazione personale.
Questo è semplicemente il mio pensiero…non credo di aver detto niente di speciale nè era mia intenzione assumere un tono polemico (i limiti del web) nè attaccare la tua persona nè tantomeno il tuo problema, ad ogni modo se così ti è sembrato ti chiedo scusa e chiarito questo ti auguro di trovare al più presto un impiego che possa portare alla serenità tua e del tuo bambino.
x Arabella, Beata te che puoi dire ciò, sta settimana io e mio figlio abbiamo mangiato una scatoletta di fagioli a sera per cena e nient’altro, forse non abbiamo la visione di ciò che c’è in Italia, su una cosa ti do ragione, manca solo la guerra in Italia, per il resto, siamo messi male, in special modo al sud…centri commerciali pieni? Si di gente che ci passeggia… poi certo non siamo tutti alla fame, ma permettimi di dire che potremmo raccogliere generi alimentari per i bisognosi Italiani innanzi tutto.
A volte anche se esprimerle è gratis…certe “opinioni” è meglio tenerle per se…dire che in Italia oggi noi siamo più bisognosi delle popolazioni afgane…o cmq di luoghi in cui si muore per un niente ed i bambini non hanno nè cibo nè vestiario…quando i centri commerciali sono affollati ed una persona su tre ha l’ultimo modello di telefonino e veste “alla moda”…ma insomma! ci vuole proprio una buona dose d’incoscienza! meglio stendere un velo pietoso….
va da se che la crisi c’è ed i tempi son duri per tutti…chi può aiuta il prossimo ed è senz’altro da ammirare come il protagonista dell’articolo che non conosco di persona ma che ammiro.
Su chi non fa perchè non può…non si può mica discutere! ma certe cretinate (scusate il termine) non si possono sentire…
Lodevole, ma purtroppo non c’è più trippa per i gatti, molti al sud non lavorano da tempo, io personalmente non ho neanche i soldi per comprarmi delle bustine per il mal di testa e se non fosse per la rete libera che mi fanno usare nemmeno potrei esprimere le mie opinioni, non ho nulla contro i popoli bisognosi, ma noi in Italia oggi lo siamo di più.