Giardini. Lui si chiama Mattia Pafumi, ha 20 anni, tifa per la Juve ed è un giovane giardinese che sogna di diventare un grande imprenditore e che si vuole godere al meglio la vita. Soprattutto dopo quello che ha passato a partire dal 22 maggio 2018, giorno in cui ha avuto un bruttissimo incidente stradale a causa del quale ha rischiato di morire. Secondo alcuni medici, il ragazzo, che ha riportato diverse gravi fratture, avrebbe avuto serie difficoltà a camminare, ma grazie all’aiuto del fisioterapista Gianni Crimi è rinato, sotto tutti i punti di vista.
“Era l’una di notte del 22 maggio di 3 anni fa – racconta Mattia – ed ero passeggero di uno scooter guidato da un mio amico, quando abbiamo avuto un gravissimo incidente frontale con un’auto nella zona mare di Taormina. Dell’impatto io non ricordo nulla. So soltanto che mi sono svegliato la mattina dopo all’ospedale S. Vincenzo. Ho riportato la frattura di osso sacro, bacino, tibia, femore e delle cinque ossa metatarsali del piede sinistro, ma ho avuto anche altri danni. Il primo intervento chirurgico a cui sono stato sottoposto è stato subito dopo l’incidente, quando i medici mi hanno messo uno stabilizzatore nel bacino. Sono poi tornato in sala operatoria altre volte. All’inizio ero molto giù, anche perché alcuni medici dell’ospedale di Taormina mi avevano detto che non avrei più camminato o che, comunque, non sarei mai tornato alla normalità. Il sostegno psicologico di papà Giuseppe, di mamma Giusy, di mio fratello Enrico, di tutti gli altri miei familiari e dei miei amici, in quel periodo, mi ha dato un po’ di serenità”.
“Poi ho avuto la fortuna di incontrare un grande fisioterapista dalle mani d’oro, Gianni Crimi – aggiunge Mattia – che con la sua straordinaria preparazione e con la sua esperienza ha cambiato in meglio la mia vita, facendomi rinascere. Ricordo ancora il primo incontro con lui, nell’estate di 3 anni fa, quando mi rassicurò sul fatto che, se lo avessi seguito, io sarei tornato tranquillamente a camminare. Così, in effetti, è stato. Grazie a un eccellente professionista come Gianni Crimi, che nel mese di agosto del 2018, per seguirmi, rinunciò addirittura a farsi le vacanze che aveva già prenotato, dopo alcuni mesi ero già in piedi e dopo un anno ero quasi tornato alla normalità. Non ero al 100% delle mie funzionalità motorie, ma ero sulla buona strada. Nel 2019 mi sono concesso il lusso di giocare a pallavolo con i miei amici, l’anno dopo ho iniziato con il padel e adesso gioco anche a calcetto. Ora seguo la metodologia Functional Patterns, con ottimi risultati. Io voglio solo dire, a chi avrà problemi come quelli che ho avuto io, di non demoralizzarsi, perché bisogna solo cercare le persone giuste, mettere tanta buona volontà e avere fiducia. Il mio grazie va anche ai figli di Gianni Crimi e cioè ai miei amici Fabio e Sergio, che hanno collaborato tantissimo alla mia rinascita”.
IL FISIOTERAPISTA GIANNI CRIMI: “UNA DELLE RIABILITAZIONI PIÙ IMPEGNATIVE DELLA MIA CARRIERA”
“Certamente quella di Mattia è stata una delle più impegnative riabilitazioni che ho trattato nel corso della mia lunga carriera – sottolinea il fisioterapista Gianni Crimi – ma con altrettanta certezza mi sento di affermare che è stata anche una delle più appaganti in termine di soddisfazione professionale e affettive. Nella fattispecie, quando prendi in carico un paziente politraumatizzato, il cammino è sempre delicato e difficile e non puoi permetterti errori di nessun tipo. Nel caso di Mattia, ho avuto la fortuna di collaborare con medici di provata esperienza con i quali mi sentivo spesso, aggiornandoli dei progressi della riabilitazione e quando, in corso d’opera, sorgeva qualche problema. A tal proposito un sincero ringraziamento va al primario del reparto di Ortopedia dell’ospedale S. Vincenzo di Taormina, dott. Ventimiglia, e alla sua équipe, per aver agito, durante quella sfortunata notte, con tempestività e professionalità. Senza il loro operato oggi non saremmo qui a parlare di Mattia. Un ringraziamento doveroso va da parte mia alle altre figure che hanno collaborato al progetto riabilitativo di Mattia: Fabio Crimi osteopata, Sergio Crimi posturologo, Davide Giannino funzionale. In questi casi, senza collaborazione non si va nessuna parte”.