Giardini. I finanzieri della Compagnia di Taormina, guidati dal comandante, cap. Angelo Vitiello, al termine di una significativa attività investigativa che ha consentito di scoprire un’evasione per oltre due milioni di euro, su disposizione del Gip del Tribunale di Messina, De Marco, hanno eseguito il sequestro di 5 immobili, 4 società, 2 veicoli e rapporti bancari. Le indagini, coordinate dai sostituti procuratori della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Monaco e Giorgianni, hanno interessato una società cooperativa, con sede nel comune di Giardini Naxos, che non aveva presentato la dichiarazione dei redditi percepiti nel corso del 2009. Per eludere il fisco, la cooperativa (mero schermo di un’impresa di Seregno operante nel settore dei servizi di assemblaggio e confezionamento) vantava crediti Iva inesistenti che erano utilizzati per compensare i versamenti contributivi e le ritenute Irpef dei dipendenti, oltre 200, i quali, in realtà, prestavano la propria attività per altre imprese. Tale condotta consentiva all’impresa brianzola di acquisire commesse applicando prezzi più che competitivi, così falsando la concorrenza con gli operatori onesti del settore. Ideatori del disegno criminoso erano un rinomato consulente bergamasco ed il cognato, imprenditore milanese, i quali si avvalevano della collaborazione di altri due imprenditori (residenti rispettivamente nel capoluogo lombardo e nel foggiano) e di un commercialista romano. Quest’ultimo, al fine di allontanare dai veri responsabili l’attenzione del fisco, aveva presentato una falsa comunicazione alla Camera di Commercio di Messina nella quale (come amministrazione della società cooperativa) era stato indicato un ignaro pensionato leccese. Il malcapitato, vittima di un caso di “furto d’identità”, era balzato agli onori della cronaca nazionale all’inizio dell’anno, in seguito alla notifica di avvisi di accertamento per oltre 700.000 euro.