Giardini. La cittadina naxiota e il Comune di Salemi sigleranno presto un ideale “gemellaggio” in onore dei 150 anni dell’Unità d’Italia e del Risorgimento. Ad annunciarlo è stato il sindaco Nello Lo Turco, che ha incontrato, nei giorni scorsi, assieme al vicepresidente del Consiglio comunale, Mario Amoroso, il “collega”, Vittorio Sgarbi, in occasione della borsa del turismo internazionale di Milano. Si è discusso sulla possibilità di un accordo tra Salemi e Naxos. Sgarbi ha accettato l’invito di Lo Turco a visitare la cittadina giardinese. Nelle prossime settimane si porranno le basi per una proficua collaborazione tra i due Comuni che sono stati oggetto di passaggi fondamentali delle imprese garibaldine. “Spiegheremo presto – ha detto Lo Turco – i contenuti della vicinanza tra Giardini Naxos e Salemi, che sarà, comunque, sancita con varie esposizioni e incontri su temi risorgimentali. Si realizzerà anche una serie di mostre e convegni dove verranno coinvolte le scuole sulla storia del “Borgo di Giardini”. Un’occasione, questa, per ricordare la storia della nascita di Giardini. Il 23 febbraio del 1846 viene firmato a Napoli il Regio Decreto n. 9998 da Ferdinando II, Re delle due Sicilie, con il quale “il villaggio di Giardini è elevato a Comune autonomo”. La prima Amministrazione comunale giardinese dall’1° al 31 dicembre 1847, capeggiata da Don Francesco Corvaja D’Aurier, iniziò la serie dei sindaci. Naturalmente l’avvenimento storico che ha portato Giardini alla ribalta è senz’altro l’arrivo di Giuseppe Garibaldi nel borgo giardinese e il suo soggiorno. Nel 1859, protetto da un falso nome, arrivava Francesco Crispi con il compito di organizzare l’arrivo delle truppe garibaldine che da lì si sarebbero successivamente imbarcate per raggiungere la Calabria, alla conquista del Regno di Napoli. Garibaldi, Bixio e lo Stato maggiore giunsero a Giardini all’inizio dell’agosto del 1860 e vi rimasero sino al giorno dell’imbarco delle truppe a bordo dei piroscafi Torino e Franklin. Garibaldi e le sue truppe, dopo aver concluso la spedizione in Sicilia, da Giardini s’imbarcano alla volta della Calabria per continuare la loro impresa sul continente.