Giardini. Un’intera comunità assieme alle istituzioni ed ai Padri Cappuccini di Messina ha celebrato, domenica, con una giornata densa di appuntamenti il quarantesimo anniversario della scomparsa di Padre Giammaria da Casalvecchio, l’umile frate che per 50 anni fu parroco di Giardini Naxos nella Chiesa Madre di S. Maria Raccomandata (dal 26 ottobre del 1922). La giornata è iniziata con l’omaggio floreale alla statua (busto) di Padre Giammaria nella piazzetta antistante la Chiesa Madre da parte del sindaco Nello Lo Turco accompagnato da un picchetto dei vigili urbani. Alla cerimonia hanno assistito il Padre provinciale mrp Luigi Saladdino (Ofm) di Messina, monsignor Ezio Limina, Padre Enzo Grasso, numerosi monaci, l’assessore Angelo Cundari, lo scultore del busto Turi Azzolina e tanti fedeli. La cerimonia è proseguita al cimitero nella cappella dove è sepolto Padre Giammaria. Il sindaco ha deposto un omaggio floreale ai piedi della tomba poi il Padre provinciale Saladdino ha recitato alcune preghiere assieme ai presenti. Al termine, presso l’Istituto delle Suore figlie del Divino Zelo, è stato organizzato il “Pranzo dell’amicizia” in ricordo di quello che Padre Giammaria realizzava per i poveri il giorno del suo onomastico (27 dicembre). Alle ore 18, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Padre provinciale Luigi Saladdino, assieme al parroco Padre Eugenio Tamà e a Padre Nicola La Fauci, Padre Enzo Grasso, monsignor Ezio Limina, l’ex parroco Padre Vincenzo Di Bella, Padre Teodoro Di Bella, Padre Giuseppe Seminara, Padre Giorgio, Padre Gullo ed altri prelati. Presenti anche il sindaco Nello Lo Turco, l’assessore Angelo Cundari, il presidente del Consiglio Salvatore Bosco, il comandante della Polizia Municipale Alfio Lo Cascio con due vigilesse con il gonfalone del Comune e varie rappresentanze delle forze dell’ordine. La Chiesa era gremita di fedeli tra i quali anche Rosa Calabrò, 90 anni, cugina di padre Giammaria. Al temine della celebrazione, Padre Giuseppe Scarvaglieri (ofm di Messina) del comitato promotore ha introdotto le testimonianze orali di quanti avevano conosciuto il cappuccino, tra questi, monsignor Nicola La Fauci, monsignor Ezio Limina, Nino Pala e Gaetano Pappalardo. Tutti concordi nel ricordare soprattutto la sua proverbiale carità verso gli indigenti. La cerimonia si è conclusa con un amarcord filmato di foto realizzato da Mario Galigani, molto apprezzata dalla comunità presente.
Rosario Messina