Giardini. Un busto di Padre Salvatore Cingari in fase di realizzazione e una statua della Centauressa come sogno nel cassetto. Turi Azzolina, rinomato artista giardinese, ha festeggiato da poco 72 primavere, ma ha ancora l’entusiasmo di un ragazzino.
“All’età di 6 anni – spiega il maestro – un giorno mio padre mi disse di seguirlo nella sua fornace a Naxos. Per passarmi il tempo, decisi di modellare un pezzo di creta. Poco dopo arrivò un turista che rimase incantato da quel mio lavoretto. Mio padre voleva regalarglielo, spiegando che era solo un oggetto realizzato da un bambino. Ma il turista tirò fuori dalla tasca 50 lire dell’epoca e me li mise in una mano. Da quel momento cominciai a decorare, prima per gioco e poi per lavoro, tutti gli oggetti di artigianato che c’erano in quel laboratorio. Sottolineo che il mio gene è particolare. Mio padre, infatti, è originario di S. Stefano di Camastra, località del Tirreno famosa per le ceramiche. Ci siamo trasferiti a Giardini quando io ero ancora piccolo. Nella prima colonia greca di Sicilia ho avuto lo studio dal 1971 al 1990. All’epoca venivano spesso a trovarmi personaggi illustri come Renato Guttuso, Corrado Cagli e Giuseppe Mazzullo. Nel 1990 ho aperto il Museo etno-antropologico operativo nella frazione taorminese di Villagonia, in una fantastica location sul mare con vista su tutta la baia di Naxos e sull’Etna. È in questa sede che ormai da 30 anni mi dedico con passione al mio lavoro”.
“L’iniziativa di fare realizzare un busto in bronzo di Padre Salvatore Cingari, per circa 60 anni parroco di S. Pancrazio a Giardini – prosegue Azzolina – è stata presa dall’aggregazione civica Ritorna in superficie Giardini Naxos sindaco Antonio Veorux, per ricordare la figura di un sacerdote molto amato in tutto il comprensorio e anche oltre. Lui ha fatto tanto per il territorio e ha aiutato davvero migliaia di famiglie. Per me è un onore avere la possibilità di realizzare la sua effige, perchè Padre Cingari non deve essere dimenticato. Voglio dare un’immagine molto reale del compianto parroco della chiesa di S. Pancrazio. Quella che molti hanno visto sui social è solo una bozza del busto, che devo ancora sistemare e rifinire. Appena questo piccolo capolavoro sarà pronto prenderà vita il ricordo che tutti hanno di Padre Cingari”.
“Un mio grande sogno – conclude il maestro – è quello di realizzare a grandezza naturale la Centauressa di Taormina, cioè una mia interpretazione della bellissima scultura che si trova alle Quattro Fontane di Piazza Duomo. Le opere a cui sono molto legato sono la statua della Madonna di 4 metri di altezza nella strada che porta a Piedimonte Etneo, il busto di Papa Wojtyla e la statua del Teocle, entrambi a Giardini. Nel mio laboratorio vengono anche dall’estero per imparare l’arte della scultura. Ma il mio desiderio è quello di insegnare ai giovani del comprensorio tutti i trucchi del mestiere e aiutarli a realizzare delle opere da esporre in seguito al museo di Naxos”.