Giardini. Il 20 luglio scorso, nelle prime ore della notte, i carabinieri della Stazione di Giardini Naxos, hanno tratto in arresto per atti persecutori un cittadino da tempo domiciliato nella nota cittadina rivierasca. La discrezione sui dati identificativi delle parti interessate da questa vicenda appare comprensibile laddove primaria è la necessità di tutelare una moglie e dei figli, vittime oramai da tempo di stalking. La storia è sempre la stessa, ne è piena la cronaca di questi tempi. Proprio per evitare conclusioni tragiche è sempre più alto il livello di attenzione delle forze dell’ordine e dei carabinieri che nelle specifico, da tempo stavano monitorando la vicenda. Una relazione matrimoniale forse nata male e finita peggio alla base dell’arresto. Un uomo violento ed incapace di elaborare la separazione. Dopo oltre dieci anni di matrimonio durante i quali la vittima ha subito numerose vessazioni la donna aveva abbandonato il tetto coniugale portando con sè la figlia. L’uomo però negli ultimi mesi aveva dimostrato sempre maggiore aggressività ed animosità, spinto probabilmente dal desiderio malato di ricostruire un rapporto oramai logoro e lacerato. La vittima, già nel dicembre dello scorso anno e poi a maggio di quest’anno, aveva denunciato il marito per atti di violenza subiti, ricostruendo la storia trascorsa insieme a quell’uomo ed i numerosi altri gravi episodi avvenuti nel corso della vita coniugale. L’epilogo si è avuto nella serata del 19 luglio quando l’uomo ha raggiunto la ex moglie e al cospetto della figlia l’ha nuovamente offesa e minacciata di morte. Poche ore più tardi, la vittima, già scossa dal precedente episodio, ha notato la presenza del marito, prima sul tetto di casa e poi nel pianerottolo della propria abitazione. Intimorita la donna ha contattato i carabinieri i quali erano già a conoscenza della intera vicenda e della gravità del momento per cui prontamente hanno raggiunto l’uomo rinvenendolo presso l’abitazione della madre, ove si era temporaneamente rifugiato. Gli ultimi accertamenti necessari e poi nel corso della notte di sabato l’uomo è stato tratto in arresto. Lunedì mattina l’arresto è stato convalidato e nei confronti dell’arrestato il magistrato ha accolto le ragioni dell’accusa e l’esistenza delle esigenze cautelari tanto da disporne gli arresti domiciliari in attesa della scadenza dei termina a difesa. Ancora una volta il tempestivo intervento dei carabinieri e la misura cautelare applicata hanno forse evitato il peggio.