Giardini. “I Democratici, che si richiamano alla tradizione e ai valori della sinistra giardinese, dopo attenta riflessione, hanno deciso di dare il loro fattivo contributo per determinare una svolta negli indirizzi, nei metodi e nelle scelte che dovranno essere assunti da chi si candida alla guida della città per il prossimo quinquennio”: a dichiararlo, è Giuseppe Limina. “Ciò si rende opportuno – continua Limina – per arrestare una deriva pericolosa, segnata dall’azione decisamente lacunosa e carente dell’Amministrazione uscente, responsabile di aver lasciato irrisolti annosi problemi deludendo le aspettative di molti cittadini giardinesi. Da queste considerazioni deriva la decisione di confluire in un’aggregazione con candidato sindaco Salvatore Bosco, aperta ad altre componenti politiche progressiste, ad associazioni, a cittadini, tutti accomunati dall’amore per Giardini Naxos e dalla volontà di operare, coniugando esperienza ed entusiasmo, per la sua crescita economica e sociale. Perché la scelta di Salvatore Bosco? Perché egli è stato, in questi anni, l’unico amministratore capace di impegnarsi attivamente per la città e di mantenere un contatto costante con la gente. Ha pure, con Alessandro Costantino, operato scelte coraggiose a difesa del territorio e dell’ambiente. Ha riservato, inoltre, particolare attenzione al mondo della scuola, raccogliendo l’unanime consenso di allievi, genitori e insegnanti. Quali impegni assumere? Difesa del territorio e approvazione del Piano regolatore in tempi brevissimi; accurata pulizia della città e incentivazione della raccolta differenziata che deve tradursi in una diminuzione della tassa sui rifiuti; riduzione delle aliquote di tutti i tributi, facendo pagare tutti ed eliminando gli sprechi; organizzazione dei parcheggi per assicurare nuove entrate al Comune; riattivazione di quelle strutture diventate, in questi anni, inagibili e rimaste chiuse, come il Cinema, le bambinopoli, i campetti di calcetto di Pallio, il Museo di Storia naturale, il Teatro all’aperto. Occorre ancora: decidere una destinazione utile per il Teatro tenda e il Palanaxos; rilanciare una valida politica turistica di accoglienza a vantaggio dell’occupazione; riservare attenzione e assistenza ai cittadini più disagiati; favorire la cultura e la crescita del senso civico tra i cittadini. Queste ci sembrano le precondizioni per fare riprendere alla nostra città il cammino della crescita e dello sviluppo, superando la stagnazione di questi ultimi anni”.