Giardini. Consorzio della rete fognante verso la trasformazione in Spa. In questi giorni verrà fissata la data della riunione per discutere, appunto, del piano economico chiesto dal commissario straordinario, Letizia di Liberti. Nel frattempo, da parte delle forze politiche della cittadina giardinese, arrivano segnali che spingono verso la trasformazione del Consorzio. Il nodo da sciogliere sarebbe quello dell’affidamento del servizio idrico integrato. Un passaggio, questo, che potrebbe essere attuato grazie alla realizzazione di una società ad intero capitale pubblico. Un passaggio sostenuto dallo stesso presidente del Consorzio, Pippo Manuli, alle prese con una tappa burocratica di cui si parla da anni. Secondo le forze politiche giardinesi, con in testa l’ex sindaco, Nello Lo Turco ed i rappresentanti sia dell’ex opposizione che dell’ex maggioranza, tale passaggio appare fondamentale. Al coro dei sì, che sono stati pronunciati dai rappresentanti dei Comuni di Letojanni, Taormina e Castelmola, si sono aggiunti di recente quelli dell’ex consigliere Agatino Bosco e del “collega” Luigi La Spada. Con la trasformazione in Spa, si conta di “salvaguardare” – il termine è squisitamente tecnico – il sistema di depurazione comprensoriale, dall’annessione al gigantesco complesso provinciale che riguarderà 108 Comuni, denominato “Ato idrico”. Un Ente più piccolo, stando alle intenzioni, garantirebbe una maggiore funzionalità del sistema di smaltimento delle acque reflue.
Mauro Romano
invece di pensare a consolidare amministrativamente il consorzio, bisognerebbe programmare una serie di lavori urgentissimi, visti gli ultimi vergognosissimi episodi di vasche di “(in)contenimento” che hanno scaricato liquami nelle ns.belle spiagge per tutto il periodo estivo