Dal candidato sindaco di Giardini, Carmelo Giardina, riceviamo e pubblichiamo:
“Come è noto e come si spera, entro il prossimo giugno i cittadini di Giardini, dopo due anni vissuti nel Limbo, dovrebbero ritornare alle urne, per decidere chi dovrà amministrare il nostro paese per i prossimi cinque anni. Purtroppo, in questo periodo di Purgatorio politico, le speranze riposte nella figura del Commissario regionale sono miseramente naufragate, come lamenta ogni cittadino libero di esprimere la propria opinione. Noi, dell’aggregazione Insieme per cambiare, lanciamo l’ennesimo grido di allarme per risvegliare le coscienze che credono, come noi, in quei nobili valori di riferimento che sono le fondamenta del fare politica. Oggi, in attesa della ripartenza, ci rivolgiamo, come abbiamo fatto nelle passate elezioni, ad ogni cittadino che ha a cuore la salvaguardia e la rinascita del nostro paese. Ci rivolgiamo a chi è disposto a dare il proprio contributo per poter cambiare in meglio la società in cui viviamo. Ci rivolgiamo all’opinione pubblica, a tutta quella gente che è stata emarginata dalla vecchia politica e a tutte quelle persone che credono nella necessità del cambiamento. Ci rivolgiamo, in modo particolare, ai giovani, affinché facciano finalmente sentire la propria voce e non permettano ad altri di decidere sul loro futuro. Non è più tollerabile osservare i nostri giovani totalmente dimenticati, costretti a trovare sistemazione altrove, obbligati a non credere a nulla. La politica a Giardini ha massacrato i giovani, specie quelli non appartenenti alla cerchia ristretta dei privilegiati. Come ogni genitore, ho a cuore tutti quei ragazzi sfiduciati, disorientati, senza futuro in un paese che da tempo vive una realtà da terzo mondo. La politica del nostro paese deve cambiare e devono essere i giovani, i primi, a spendersi per cambiarla. La storia insegna che ogni generazione ha lottato per qualcosa; i nostri nonni e i nostri genitori hanno lottato per la libertà, noi genitori stiamo lottando per il lavoro e la famiglia. Voi giovani e ragazzi vi siete chiesti per cosa lottare? Giovani giardinesi, dovete ripartire con i vostri ideali, i vostri principi, i vostri progetti. Giovani, che credete nella giustizia e nella speranza di un futuro migliore, è giunto il momento di decidere per cosa lottare”.