di Irma D’Alessandro
Ora che è stato proclamato il lutto nazionale per sabato 10 ottobre per i funerali dei morti della catastrofe di Giampilieri e Scaletta Zanclea, siamo a posto? No, direi proprio di no, in questa storia che, nella sua tragicità, è stata un po’ tutta “pasticciata”. Alla base ci sono i “pasticci” delle autorità locali, di chi avrebbe dovuto vigilare e non lo ha fatto, di chi, anzi, avrebbe dovuto ascoltare i pareri di chi vigilava ed è stato sordo, di chi in maniera disinvolta ha autorizzato, “tanto poi vediamo”. I media e i giornali stanno portando alla luce storie ed intrecci impetosi, di cecità e superficialità a vari livelli. Un po’ “pasticciato” è stato l’evolversi del comportamento del mondo del calcio nel corso di una settimana: domenica scorsa il minuto di silenzio “contingentato” alle sole gare delle squadre siciliane e sul campo di Bergamo, solo perchè l’arbitro Rocchi si è sbagliato. Corto circuito delle comunicazioni tra Lega e Federcalcio, poi per fortuna il presidente Abete ci ha messo una bella pezza, ammettendo l’errore di organizzazione nelle comunicazioni e scusandosi, così tutto andrà a posto, almeno nella forma. L’Italia di Lippi, contro Irlanda e Cipro, porterà il lutto al braccio. E siamo sicuri che anche quel sant’uomo di Giovanni Trapattoni, che ora siede sulla panchina irlandese e avversaria, senza chiedere permesso ad alcuno, avrà una preghiera per chi ora non c’è più, travolto dal fango maledetto.
(Editoriale in esclusiva per “Vai Taormina” – Riproduzione vietata)
Complimenti per la tua schiettezza e per la tua sincerità!!!!!
Mario
Brava collega, ma i siciliani, nel bene e nel male, non dimenticano!