Gallodoro. Il sindaco di Gallodoro, Domenico Lo Monaco, ha inviato una lettera alle autorità competenti per chiedere lo stato di calamità naturale, a seguito della grave situazione di pericolo dovuto al violento nubifragio abbattutosi il 9 novembre. “Premesso che – scrive Lo Monaco – dopo i gravi nubifragi di settembre 2009, ottobre 2009, marzo 2010, ottobre 2010 e febbraio 2011, che hanno messo in ginocchio il territorio di questo Comune e di tutto il versante jonico dell’intera provincia, mettendo a nudo tutte le fragilità della rete viaria e soprattutto delle arterie provinciali di accesso ai Comuni collinari, ad oggi non sono stati intrapresi dagli Enti titolari delle strade i lavori necessari di messa in sicurezza, registrandosi solamente interventi tampone e provvisori, non sufficienti a garantire la sicurezza e la percorribilità delle stesse. Tale grave situazione, più volte lamentata e denunciata, assume particolare gravità nella considerazione che spesso, come nel caso di Gallodoro, la strada provinciale costituisce l’unica via di accesso e fuga dal centro l’abitato. Allo stato attuale i cittadini di Gallodoro vedono le loro possibilità di fuga in caso di eventi calamitosi appese ad un filo e cioè ad una precaria e spesso impraticabile corsia di emergenza di modesta larghezza, ripristinata in terra battuta, in clg. bituminoso, alla meno peggio, costantemente dissestata. La Provincia regionale, titolare dell’arteria in questione, più volte sollecitata, ha sempre risposto che per carenza di fondi non può operare. Molti interventi, compresa la manutenzione della corsia di emergenza (contrada Fiurella Km. 1,200 S.P. n. 13) sono stati effettuati da questo Comune in sostituzione dei mancati interventi da parte della Provincia Regionale, anche in considerazione che Prefettura, Genio Civile, Protezione Civile, quando interpellati, non hanno lesinato il richiamo a carico del sottoscritto delle responsabilità della pubblica incolumità in qualità di massima autorità locale di Protezione civile. In tale quadro di emergenza continua, il 9 novembre 2011, nel centro abitato di Gallodoro e sull’intero territorio, si è verificato un evento meteorologico di particolare violenza e intensità, che ha aggravato la già precaria situazione, causando ulteriori danni alle strutture pubbliche e private e l’isolamento del paese per l’ulteriore smottamenti lungo la Strada provinciale, a tal fine vedasi relazione di ricognizione dei danni effettuata dall’Utc. Ancora una volta questo Comune, constatata l’inerzia della Provincia regionale di Messina benché avvisata tempestivamente per le vie brevi dell’evento, si è visto costretto ad intervenire in somma urgenza incaricando una ditta specializzata del settore, per riaprire il collegamento con il centro abitato. Inoltre questo Comune, avvisa l’Ing. Capo del Genio Civile di Messina, che un imminente pericolo incombe, su quanti transitano giornalmente, lungo la Sp 13, in località Fiurella, vistosi massi, possono staccarsi dal costone soprastante la Strada provinciale. Inoltre desta preoccupazione il torrente Catarratta in località Ponte, già in precedenza interessato da dissesti, presenta un vasto fenomeno franoso su un versante fortemente acclive dal quale si è staccata una enorme quantità di materiale lapideo di notevoli dimensioni che ha parzialmente ostruito l’alveo. In considerazione che il fenomeno è in evoluzione, non è da escludere che possa sbarrarsi del tutto il corso del torrente con gravissimo rischio di esondazione e danneggiamento del ponte e delle infrastrutture viarie a valle. In ultimo, l’Ufficio del Genio Civile, vorrà verificare, anche l’alveo del torrente Gallodoro, nonché i corsi di acqua affluenti, gli stessi, sono stati interessati da frane diffuse dei versanti ed in alcuni casi sembrerebbe che abbiano procurato l’ostruzione dell’alveo a causa di enorme quantità di detriti precipitati a valle. Per quanto sin qui illustrato, permanendo la situazione ancora grave per la necessità della effettuazione di ulteriori e più consistenti interventi di messa in sicurezza delle strade di accesso, dei costoni rocciosi incombenti, dei torrenti limitrofi alle abitazioni, senza aspettare che avvenga l’irreparabile, ed al fine di adire i benefici previsti dalle vigenti disposizioni legislative, questa amministrazione, con la presente, chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale, nonché l’intervento degli enti preposti per l’effettuazioni dei lavori necessari per superare lo stato di emergenza e il disagio che oramai da parecchi anni affligge la popolazione del centro abitato”.