Francavilla. Venerdì 29 giugno 2012 a partire dalle ore 9.30, l’associazione Penelope, in occasione del 3° anniversario dall’avvio della casa rifugio “L’Eccezione” a Francavilla di Sicilia, promuove una giornata di studio e confronto sui temi del superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. L’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Francavilla e del Centro Servizi Volontariato (Cesv) di Messina ha come titolo “Siamo Tutti Pericolosi”. L’esperienza della casa rifugio. L’Eccezione per il superamento e la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. La casa, nata nel 2004, ospita infatti utenti dei servizi psichiatrici provenienti dagli ospedali psichiatrici giudiziari e/o sottoposti a misure dell’autorità giudiziaria, rappresentando una concreta risorsa nel percorso di deistituzionalizzazione e di liberazione dei cittadini in atto reclusi. Decine sono le persone che sono transitate presso la struttura in questi anni e che hanno ritrovato la propria libertà, grazie anche ad un lavoro quotidiano basato sul riconoscimento del diritto di libertà di pensiero, essere e di scelta. Pur con i limiti imposti dalle prescrizioni giuridiche a cui i nostri ospiti sono sottoposti, abbiamo sperimentato un modello di accoglienza che rifiuta gli aspetti custodialistici e educativi propri delle strutture comunitarie psichiatriche, per praticare la libertà di scelta e la responsabilità diretta degli ospiti quale strada maestra per recuperare il pieno diritto all’autodeterminazione della propria esistenza. Quando 3 anni fa, la struttura si è trasferita dalla sua sede originaria a Gaggi alla casa di Francavilla di Sicilia, ne è nato un entusiasmante caso di ribellione popolare che, forte dei pregiudizi circa la innata “pericolosità sociale” dei folli, ha mobilitato i cittadini in azioni di protesta, raccolte di firme e richieste alle autorità preposte. Entusiasmante perché ci ha permesso di confrontare subito e a livello collettivo, spazi e difficoltà di un modello che non prevede la custodia tout court, che stimola l’autonomia e il libero movimento degli ospiti e che è interessato a creare forme e momenti di mediazione sociale come occasione di crescita della capacità delle comunità sociali di farsi carico da se delle situazioni di crisi che si producono al suo interno. Oggi dopo 3 anni e dopo che il tempo ha dato torto ai cittadini che temevano una “strage degli innocenti”, la struttura sembra ormai un fatto acquisito nel tessuto sociale, pur se con alti e bassi, così come del resto è naturale per chi non cerca la “pace sociale” ad ogni costo, ma vuole stimolare nuove forme di convivenza e relazione che eliminino dall’orizzonte delle opzioni di scelta l’internamento o la limitazione della libertà personale e di pensiero di nessuno. Per riflettere su quanto fatto e quanto c’é ancora da fare, abbiamo pensato, in occasione di questa ricorrenza, di organizzare una tavola rotonda coi soggetti istituzionali a cui la normativa affida le sorti dei nostri ospiti (Magistratura di Sorveglianza, Direzione OPG, Dipartimento Salute Mentale, Ufficio Esecuzione Penale Esterna). La tavola rotonda, che si svolgerà presso palazzo Cagnone a Francavilla di Sicilia, sarà l’occasione per fare un bilancio dell’esperienza della Casa Rifugio, ma anche di affrontare i nodi inerenti le politiche di superamento e chiusura dell’OPG così come emergono dalla nostra esperienza. Un secondo momento seminariale di approfondimento sarà realizzato nel pomeriggio a partire dalle ore 15.00 e fino alle ore 19.00, presso il Centro Lilliput di via Liguria 12 a Francavilla di Sicilia, riservato agli assistenti sociali operanti presso le strutture comunitarie di tipo psichiatrico sia pubbliche che del privato sociale. Lo scopo del seminario è presentare il modello di accoglienza elaborato dalla casa rifugio e aprire un confronto pratico sulle finalità, modalità organizzative e gestione operativa delle strutture di accoglienza in campo psichiatrico. Per tutti e due gli eventi è stato richiesto il riconoscimento dei crediti formativi all’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali.