Taormina. Dalla musica classica al rock, dal jazz al pop, con incursioni nella danza e nel teatro. Una proposta di turismo culturale all’insegna dell’eccellenza, ricca e variegata, multidisciplinare e multigenere. Questa la cifra del Festival Taormina Arte 2024, che sarà animato da stelle internazionali. La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia guidata dal commissario straordinario Sergio Bonomo e con la direzione artistica di Gianna Fratta, direttrice d’orchestra di chiara fama, oltre che autorevole operatrice culturale. Il festival vanta il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo e il patrocinio del Comune di Taormina e del Parco Archeologico Naxos-Taormina. Nel calendario all stars spiccano i dieci appuntamenti che si svolgeranno dal 19 al 29 agosto al Teatro Antico, con inizio alle ore 21:30 e alla Villa Comunale con inizio alle ore 21:00.
La suggestiva cavea millenaria ospiterà quattro concerti: “We exist” con Dee Dee Bridgewater e il suo Quartetto tutto femminile; “Seasons” con I Filarmonici Italiani diretti dalla stessa Gianna Fratta, i violinisti Federico Guglielmo, Dino De Palma, Alessandro Quarta e la danza acrobatica dei Kataklò; “Camera a Sud” con Vinicio Capossela, nel trentennale del disco; “Ci vorrebbero mille canzoni” con Amii Stewart e l’Orchestra della Magna Grecia diretta da Piero Romano.
Anche la Villa Comunale accoglierà artisti di primo piano e programmi interessanti: l’ironia del duo comico Moschella e Mulè; un’originale esecuzione di un capolavoro come “Le quattro stagioni” di Vivaldi, ancora con il violino solista di Federico Guglielmo e la proiezione sincronizzata delle immagini della Sicilia nel susseguirsi del ciclo naturale delle stagioni; il talento funambolico e la varietà di proposte “Unlimited” del pianista Michele Di Toro; l’omaggio a Carosone concepito da Enzo De Caro e dal Quartetto Ànema; la jazzista Jany McPherson e il suo Trio in “A long way”, e infine le “Passioni ribelli” di otto iconiche scrittrici sudamericane, rievocate da Ornella Muti e dall’Americas Trio.
Viva la soddisfazione dell’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata: “Il Festival Taormina Arte è un’ulteriore occasione per farci accompagnare ancora una volta nella splendida cornice del Teatro Antico da grandi emozioni e da stelle internazionali della musica, della danza e del teatro. Un festival che si preannuncia ricco di successi e che rappresenta indiscutibilmente un’offerta culturale e, al tempo stesso, turistica di alto spessore coerente con la mission dell’Assessorato. Voglio davvero formulare i più sinceri auguri della migliore riuscita del Festival, uniti ad un particolare plauso per gli alti contenuti della programmazione artistica che – sono certa – incontrerà indiscutibilmente l’apprezzamento dei tanti spettatori e turisti presenti nella nostra splendida isola”.
Per il commissario straordinario Sergio Bonomo: “La Fondazione Taormina Arte Sicilia si dirige verso l’obiettivo del cartellone Estate 2024, con la competenza e la determinazione della Direttrice artistica Gianna Fratta, professionista dalle spiccate qualità. Quanto realizzato in così poco tempo a disposizione, essendo stata nominata a fine giugno 2024, è la dimostrazione del livello organizzativo che la Fratta ha messo a disposizione per l’Ente Regionale. È una sinergia, questa con la Fondazione, certamente vincente”.
Come sottolinea la direttrice artistica Gianna Fratta: “Puntiamo innovativamente sull’alternanza e sul connubio tra le arti performative, in un’ottica non solo multidisciplinare, ma multigenere. Dal teatro alla danza, alla musica, ma anche dalla musica classica, al jazz, dal pop al rock. Se al Teatro Antico sono previste serate di musica e danza con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, la Villa accoglierà altri spettacoli musicali e teatrali cameristici, di tutt’altra tipologia, innovativi, spesso in prima esecuzione e pensati per uno spazio straordinariamente suggestivo e raccolto. Anche l’impostazione multigenere è voluta per una precisa scelta programmatica, oltre che per abbracciare target di pubblico variegati: la convinzione che non esista musica di serie A e di serie B, che la classica non sia meglio o di più del pop, che la musica si distingua, di fatto, solo in musica di alta qualità o di minor qualità. Una bella canzone può essere molto più interessante armonicamente di un’aria d’opera meno riuscita. L’abbattimento delle ‘classi sociali’ in musica è l’obiettivo di questo festival che, per come è strutturato, non può essere definito e classificato in alcun modo, né festival pop, né jazz, né classico”.
Lo conferma l’impostazione eterogenea del fitto calendario, a partire dagli eventi al Teatro Antico. Si apre lunedì 19 agosto con The Dee Dee Bridgewater Quartet in “We exist!”, “Noi esistiamo!”, due sole parole per un motto assertivo, che serve a ricordare l’impatto dell’attivismo e dell’arte attraverso la lente inimitabile e potente delle donne. Quello lanciato dall’ensemble capitanato dalla celeberrima leader è un grido di battaglia e una riflessione su un viaggio in atto e sempre in fieri. Trasformando canzoni evocative di protesta come “Mississippi Goddam”, “Trying Times”, “The Danger Zone” e altre, questo quartetto tutto femminile collega il passato e il presente, tracciando la strada fatta e riflettendo su quella ancora da fare.
Mercoledì 21 agosto il focus è su “Seasons”, un viaggio musicale dal barocco ai nostri giorni con un filo conduttore: le quattro stagioni. Si parte dal capolavoro di Vivaldi, di cui si ascolteranno solo “Primavera” e “Inverno”, a fare da cornice alla versione rivisitata da Max Richter che – stanco di ascoltare Le Quattro Stagioni vivaldiane in ogni contesto, dalle pubblicità alle segreterie telefoniche – nel 2012 decide di ricomporle in chiave minimalista e ne fa un altro capolavoro. La creazione di Richter godrà in prima assoluta delle coreografie create da Giulia Staccioli per Kataklò, una delle più affermate compagnie di danza acrobatica del nostro Paese. Il programma si chiude con “L’estate” di Piazzolla e alcuni tra i tanghi più noti del compositore argentino. Tre i violinisti solisti in scena: Federico Guglielmo, Dino De Palma e Alessandro Quarta, con l’orchestra I Solisti Filarmonici Italiani che vedrà sul podio Gianna Fratta.
Venerdì 23 agosto nella cavea millenaria approda Vinicio Capossela, un altro nome che non ha bisogno di presentazioni, che si esibirà in “Vecchi tasti – Camera a Sud”. Il programma prevede, appunto, l’esecuzione integrale dell’album “Camera a sud” con le sue 13 iconiche canzoni, nel trentennale dalla pubblicazione del disco, oltre che un viaggio nel repertorio consolidato di Capossela, con brani come “Zampanò”, “Il fantasma delle tre”, “Amburgo”, “Ma l’America”, “Non è l’amore che va via”, “Guiro”, “Che coss’è l’amor”, “Il mio amico ingrato”, “Fatalità”, “Le Sirene” e altri.
Giovedì 29 agosto gran finale con Amii Stewart in “Ci vorrebbero mille canzoni”. In un itinerario che dà ampio spazio alla musica cantautorale italiana, ma che tocca anche capisaldi della musica pop internazionale, la voce della regina della dance anni ’80 viene accompagnata dall’Orchestra sinfonica della Magna Grecia diretta da Piero Romano. E davvero ci vorrebbero mille canzoni per raccontare la storia di Amii Stewart, mostrare le meraviglie che la musica le ha regalato e sondare tutte le possibilità di una voce dal timbro unico.
Accanto ai concerti al Teatro Antico, di altrettanto rilievo gli eventi che saranno ospitati alla Villa Comunale, nel Parco dedicato a Lady Trevelyan, che concepì questo raro gioiello architettonico e botanico in piena epoca vittoriana. Qui Martedì 20 agosto andrà in scena la divertente pièce “1 show x duo”, che vedrà in primo piano la coppia Giuseppe Moschella ed Emanuela Mulè. Lo spettacolo, scritto dallo stesso Moschella, mira a comporre il mosaico del variegato bagaglio artistico di due maestri nel genere ironico e comico, applauditi in importanti teatri italiani e tempi della comicità, come il teatro Zelig di Milano, il Teatro Testaccio e Dei Satiri di Roma, il Teatro del Sale di Firenze e tanti altri. Ad animare il racconto anche videoproiezioni e musica dal vivo, affidata a Valeria Milazzo, vocalist al piano. Il duo è felice di festeggiare così 20 anni di carriera artistica teatrale e cinematografica.
Giovedì 22 agosto tornano in veste innovativa “Le quattro stagioni” di Vivaldi. Oltre a fregiarsi della prestigiosa interpretazione di un barocchista doc italiano, il violinista Federico Guglielmo, accompagnato da I Solisti Filarmonici Italiani, l’esecuzione sarà infatti arricchita dalla videoproiezione sincronizzata delle immagini più belle della Sicilia nell’evolversi delle stagioni.
Domenica 25 agosto una performance “Unlimited”, davvero senza limiti, quella di Michele Di Toro, pianista dalle straordinarie capacità tecniche, ma soprattutto in grado di spaziare da Chopin a Chick Corea. Il virtuoso si produrrà in un recital particolarissimo, con brani classici e jazz, tutti in versioni molto rivisitate dalla sua fantasia creativa. Gli ultimi 15 minuti di programma saranno, poi, su richiesta del pubblico. Chi vorrà, proporrà dei pezzi ed estemporaneamente Di Toro li trasformerà e elaborerà in modo davvero sorprendente, grazie ad un orecchio armonico incredibile.
Lunedì 26 agosto “Renatissimo”, il tributo che il Quartetto Ànema ha impaginato con la partecipazione straordinaria di Enzo Decaro, nella doppia veste di narratore e cantante, per celebrare uno dei massimi autori ed interpreti della scena musicale napoletana e italiana del secondo Novecento, Renato Carosone. Gli Ànema reinterpretano il suo repertorio attraverso un’originale versione strumentale dei suoi successi con una formazione composta da musicisti di origini meridionali, dalla solida formazione classica affiancata ad una variegata esperienza in ambiti jazzistici e di musica popolare.
Martedì 27 agosto sarà la volta di Jany McPherson, pianista, cantante e compositrice cubana, una delle più importanti rappresentanti del pianismo jazz al femminile degli ultimi anni. La scaletta dei brani che eseguirà con il suo Trio verte principalmente sull’ultimo album intitolato “A long way”, pubblicato nell’ottobre 2023: un lungo cammino che ripercorre le varie fasi della vita dell’artista, di cui il pubblico potrà apprezzare le innate doti interpretative, il genetico senso dell’orientamento musicale e del ritmo, la spiccata attitudine alla ballata e al canto.
Infine, il 28 agosto, un’emozionante dedica alle più influenti scrittrici latinoamericane, condotta attraverso una fusione affascinante di recitazione, musica e poesia. Ornella Muti presta la sua presenza carismatica per far rivivere le storie di queste donne eccezionali. Accompagnato dalle melodie ipnotiche dell’Americas Trio, l’itinerario di “Passioni ribelli” esalta il loro talento e al loro coraggio. Da Teresa Wilms Montt a Gabriela Mistral, da Jeannette d’Ibar a Gioconda Belli, ogni figura è rappresentata in tutta la sua complessità e bellezza, per evidenziarne l’impatto duraturo sulla letteratura mondiale.