Da Pancrazio Faraci, presidente del Consiglio dell’Istituto Comprensivo 1 di Taormina, riceviamo e pubblichiamo: “Il sottoscritto, al fine di garantire il normale e sereno disimpegno delle attività scolastiche, preso atto che il Comune di Taormina, per il 2009, ha erogato all’Istituto dallo stesso presieduto l’esiguo importo di € 2.500,00 a copertura delle spese annuali di consumo e per l’attività didattica per una popolazione scolastica oltre a 500 alunni, pari ad un contributo pro-capite medio annuo di € 5,00, palesemente insufficiente a soddisfare le innumerevoli necessità, nella considerazione che il predetto contributo per gli anni 2005, 2006 e 2007 ammontava invece ad € 4.000,00, ha inoltrato formale richiesta al Comune di Taormina affinché venga presa in considerazione, in occasione della prossima approvazione del Bilancio di previsione 2010, la possibilità che la voce di spesa relativa alla erogazione del predetto contributo, venga implementata in misura adeguata. Come noto il predetto contributo può essere utilizzato per provvedere: a) acquisti e rinnovi di attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, comprese le dotazioni librarie ed i periodici; b) conservazione, manutenzione, riparazione e noleggio delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici; c) acquisto di materiale di consumo attinente alle attività didattiche; d) spese per attività integrative culturali, ricreative, assistenziali e sportive etc; e) spese generali di funzionamento amministrativo e didattico e quant’altro necessario per il funzionamento della scuola. Il sottoscritto, nella sua richiesta, ha altresì precisato che oltre alla esiguità dell’importo erogato, a mettere in difficoltà la scuola, va aggiunto il progressivo depauperamento cui sono state soggette negli anni le spese correnti destinate al funzionamento degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado da parte dello Stato e della Regione. Il sottoscritto ha poi precisato che innumerevoli e sempre più crescenti sono le attività demandate all’istituzione scolastica, che impongono maggiori quantità di materiale didattico e di consumo. Nella consapevolezza delle note difficoltà economiche comunali, richiamo l’attenzione degli amministratori a che le esigenze della Scuola vengano inserite legittimamente tra le priorità della città”.