Taormina. Il presidente dell’Associazione Albergatori Taormina, Italo Mennella, in ottemperanza al Dpcm 9 Marzo 2020 (“Io resto a casa”), “suggerisce a tutte le strutture alberghiere ed extra alberghiere site nel Comune di Taormina al momento aperte, di provvedere alla chiusura straordinaria della loro attività ricettiva nel periodo delle restrizioni stabilito dallo stesso decreto, e cioè fino al 3 aprile 2020”.
“Alle strutture stagionali non ancora aperte si raccomanda di non riaprire prima del 3 aprile. Per le strutture ricettive che alla data odierna dovessero avere ancora clienti alloggiati, arrivati prima della data di entrata in vigore del Dpcm 9 Marzo 20 e in possesso di prenotazione aerea per il rientro a casa nei prossimi giorni, si suggerisce di garantire loro la massima assistenza possibile durante questo periodo di emergenza nel pieno rispetto della tradizionale ospitalità che ha da sempre contraddistinto l’intero comparto turistico di Taormina”.
“Si segnala che il decreto-legge 23 febbraio 2020 n. 6 Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, convertito nella legge 5 marzo 2020 n. 13, all’articolo 3 comma 4, ha stabilito che, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento imposte per contrastare il diffondersi del virus COVID-19 è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale. (arresto fino a tre mesi o ammenda fino a euro 206)”.
“L’articolo 15 del decreto-legge 9 marzo 2020 n. 14, ha aggiunto un periodo al suddetto articolo, con il quale si prevede che, salva l’applicazione delle sanzioni penali ove il fatto costituisca reato, la violazione degli obblighi imposti dalle misure di contenimento a carico dei gestori di pubblici esercizi o di attività commerciali è sanzionata altresì con la chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni”.