Taormina. “La mia candidatura al Consiglio comunale non ci sarà più”: a scriverlo, con un post su Facebook, è Antonio Gullotta.
“Purtroppo – spiega Gullotta – il nostro gruppo a poco tempo dalla chiusura delle liste non è riuscito a completare una squadra che potesse competere con le altre, lasciando al candidato sindaco Andrea Raneri spiegare le dinamiche e le dovute motivazioni del perché si è arrivato a questo. Ci ho messo anima e corpo in questo progetto, partendo con mille insicurezze e concludendo con molta convinzione”.
“Ho speso questi mesi confrontandomi con tantissime persone, senza chiedere a nessuno il voto, ma cercando di comprendere se loro vedessero in me una figura che potesse rappresentarli e non vi nascondo che, con molta sorpresa, giorno dopo giorno, mi rendevo conto che in me stava nascendo una responsabilità davvero grande. Non nascondo che la cosa più bella era incontrare persone che, senza dire una parola, mi dicevano voto per te, non c’è bisogno che mi chiedi niente, ma io, con molto senso del dovere, anche a quelli ho sempre detto che prima di prendere qualsiasi decisione dovevano ascoltare quello che era il mio programma ed il perché io volessi rappresentarli”.
“Oggi a tutte queste persone devo fare delle scuse enormi, in quanto ho tolto loro questa possibilità. Le riflessioni da fare sono tante, forse ho sbagliato a fare delle scelte, forse qualcuno pensa che ho sbagliato cavallo ma sinceramente vi dico che non ho mai ragionato a cavalli, ma ad ideali. È giusto dire, per trasparenza, che a poche ore dalla chiusura delle liste di fronte a quella che era la realtà, per il forte senso di responsabilità che avevo maturato (con non troppo entusiasmo e con le dovute precauzioni) ho anche provato a trovare una collocazione, ma naturalmente ormai i giochi erano fatti”.
“Ognuno di noi va sempre in cerca di un senso della vita, il mio è stato da sempre quello di spendermi per il sociale e per i giovani come me, non mi sono mai tirato indietro di fronte a delle responsabilità e grazie a questo ho avuto la possibilità di vivere e conoscere tutte le necessità, le problematiche, e i desideri di bambini e ragazzi di ogni età. E’ stato proprio questo che mi aveva spinto a fare questo passo in modo da sfruttare la politica come un’arma per poter realizzare tanti progetti nell’interesse collettivo e non personale. Forse continuerò a fare quello che ho sempre fatto con gli stessi mezzi che ho sempre avuto, l’amore per la comunità non è dato da una poltrona”.
“Concludo esponendo il mio pensiero politico. Nella situazione ormai prospettata sono dell’idea e mi limito solo ad esporre l’idea, con la scelta di non approfondirla, che i giovani (quelli veri) hanno già perso queste elezioni. Non influenzerò il voto di nessuno, ma voglio invitare tutti quelli che credevano in me a valutare attentamente chi votare, se votare qualcuno o se votare per nessuno”.
“Diffidate da chi si ricorda di voi per un mese e poi si scorda nei 5 anni successivi, diffidate da chi finge di vivere i vostri/nostri problemi, diffidate da chi vi promette denaro, posti di lavoro in cambio del voto, perché vi vede come un qualcosa da poter comprare e non da dover rispettare, valutate ogni singolo candidato secondo i loro reali interessi collettivi e non personali ma soprattutto non vi arrendete e concepite la vostra immensa responsabilità del voto”.
“Le cose da dire sarebbero ancora tante ma ho il cuore pieno di dolore e la mente piena di confusione, quindi vi mando un grosso abbraccio e, al di là di tutto, resto a completa disposizione per qualsiasi cosa con tutto l’amore possibile. Vorrei ritornare parte dell’affetto che in questi mesi mi avete dato, ma in questo momento non sono pronto a farlo, quindi preferisco chiudermi nel silenzio e aspettare il momento giusto per aggiungere qualsiasi altra cosa”.