Taormina. “Visti i tempi e le condizioni in cui versa il Comune di Taormina oggi, soprattutto dal punto di vista economico, la scelta di candidarsi, prima che politica, ritengo sia un’assunzione di grande responsabilità nei confronti della città”: a dichiararlo è Andrea Carpita, candidato al Consiglio comunale con Mario Bolognari sindaco.
“Chiunque vinca le elezioni – spiega Carpita – non avrà un compito facile, sia in Giunta che in Consiglio comunale. Per questo mi sento di elogiare tutti i 48 candidati in lizza al Consiglio, così come i 3 candidati a sindaco, che hanno scelto di scendere in campo per Taormina”.
“Dopo le passate esperienze amministrative, la scelta di candidarmi nasce da una mia personale prova di maturità, con la consapevolezza che oggi, come non mai, sento il dovere di assicurare un futuro migliore ai nostri figli. Taormina oggi, per tanti aspetti, non è più quella di una volta, quella in cui la mia generazione è cresciuta. Mancano spazi di aggregazione sociale, come anche semplici parchi giochi per i nostri bambini, e ciò rappresenta un grave danno dal punto di vista sociale. Questa sarà una delle priorità sulla quale dovremo puntare”.
“Taormina deve rinascere, non solo dal punto di vista economico, ma iniziando dalle piccole cose che sono realizzabili anche in assenza di grandi liquidità: dal risanamento urbano al rafforzamento delle politiche sociali e sportive, da una migliore viabilità al rilancio definitivo del turismo invernale. Tutti punti che fanno parte del nostro programma e che avremo modo di esporre in maniera più approfondita”.
“Vorrei sottolineare anche che Taormina è una e non divisa tra il centro e le frazioni, ed è così che vogliamo considerare la città, sia in questi giorni di campagna elettorale, sia durante l’amministrazione. Gli elettori delle frazioni, e per frazioni mi riferisco non solo a Trappitello ma anche a Mazzeo, Chianchitta, Bruderi, Mastrissa, Villagonia, Mazzarò, Palì etc – hanno esattamente la stessa dignità di quelli del centro storico”.
“Il Comune deve unire e non dividere, soprattutto in tempo di elezioni. Ed è con questo spirito che, chiunque vinca, già dal giorno dopo le elezioni dovrà pensare ad unire e non a dividere, perché le emergenze del Comune non ci permettono più di sbagliare. Cerchiamo quindi di rimboccarci tutti le maniche per pensare al bene del Paese, evitando sterili commenti e critiche sui social e pensando a politiche costruttive da proporre alla cittadinanza”.