È stata l’occasione per sviluppare un modello di partnership pubblico-privato per la promozione del territorio, la presentazione online del volume “Diritto e Pratica del Turismo” (Maurfix Editore 2019), di Filippo Grasso e Filippo Maria Salvo, organizzato dal Gal Tirrenico “Mare Monti e Borghi” nell’ambito dell’incontro “Le politiche del turismo sostenibile”. Importanti, numerose e qualificate le presenze (con picchi di oltre 100 presenze sulla piattaforma Skype) e gli interventi sul tema della sostenibilità turistica dei territori.
Dopo i saluti, i ringraziamenti e l’introduzione del direttore del Gal Tirrenico, l’arch. Roberto Sauerborn, che ha moderato l’evento, gli autori hanno presentato la loro pubblicazione dove hanno analizzato la normativa eurounitaria, italiana e regionale più rilevante in materia di turismo, hanno fatto una attenta descrizione delle dinamiche micro e macro economiche del turismo, ponendo al centro di tale analisi il tema cruciale della governance come generatore di processi virtuosi di sviluppo della destinazione. E dove sono riportate una lunga serie di interventi/interviste di autorevoli esponenti dei vari settori del turismo.
La necessità di “fare rete” è un concetto più volte espresso dal prof. Filippo Grasso, docente di Analisi di Mercato nel corso di laurea di Scienze del Turismo Università di Messina. «Un piano di sviluppo sostenibile del territorio deve dare ai territori la possibilità di crescere, di creare indotto, di generare una economia di mercato che sia da un lato circolare e dall’altro etica. Bisogna, dunque costruire, delle politiche che abbiano un obbiettivo comune: promuovere il territorio della Sicilia nel mondo. La frammentazione, il campanilismo, lo spirito individualistico che ancora è presente nei territori non giova al raggiungimento dell’obiettivo».
Filippo Maria Salvo, avvocato cassazionista di Roma, ha invece evidenziato i cambiamenti nel settore turistico generati dall’epidemia da coronavirus. «Se nel 2019 quando abbiamo avviato questa iniziativa editoriale ci siamo posti come obiettivo di rispondere alla domanda “che turismo è”, dopo l’emergenza coronavirus dobbiamo rivedere la definizione di turismo. Il turismo del futuro sarà sostenibile, di sicurezza e di recupero. In Italia la gestione dell’emergenza ha introdotto il concetto del “recupero urbano”: la possibilità imprimere una destinazione d’uso diversa, anche alberghiera, a determinati immobili o porzioni del territorio comunale per destinarli ad attività che astrattamente potrebbero essere non compatibili con la pianificazione di partenza. A livello normativo crisi e opportunità vanno di pari passo: abbiamo la possibilità di rilanciare il settore alberghiero ma avviamo anche bisogno con un sistema normativo più coerente che indirizzi e sostenga il settore turistico».
Relatori, oltre gli autori del volume “Diritto e Pratica del Turismo”, anche l’Assessore Regionale alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica della Regione Sicilia, l’on. Bernadette Grasso; il presidente nazionale UNPLI, Antonio La Spina; il coordinatore Regionale Sicilia dei “Borghi più Belli d’Italia”, Salvatore Bartolotta ed il prof. Marco Platania dell’Università di Catania. In particolare, l’assessore regionale ha condiviso l’ormai oggettiva opinione che il futuro è nei piccoli centri che, purtroppo, «pagano ancora lo scotto della mancanza di servizi essenziali». Proprio su questo punto, ha confermato il suo impegno affinché nella Nuova Programmazione Comunitaria diminuiscano gli impegni nei confronti delle grandi città e si dia un indirizzo a favore delle periferie e delle comunità rurali. «Ho investito l’Agenzia Nazionale di Coesione Territoriale per la definizione di un Piano Strategico di Sistema Territoriale Siciliano prevedendo un Tavolo Unico per la Nuova Programmazione a cui saranno inviati a partecipare tutti gli attori economici, sociali e politici. I Comuni – ha sottolineato l’assessore Grasso – devono mettersi assieme, fare rete, per la gestione e la promozione della destinazione».