Taormina. “Scongiurare il trasferimento del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo dall’Ospedale S. Vincenzo di Taormina, ma anzi prevederne il potenziamento con la sua piena integrazione nella rete ospedaliera regionale”. Questa, in sintesi, la richiesta avanzata dal parlamentare regionale Danilo Lo Giudice con una mozione presentata all’Ars.
“La mozione – prosegue Lo Giudice – si accompagna da analoga richiesta avanzata insieme all’Amministrazione comunale con i rappresentanti di Sicilia Vera a Taormina, l’assessore Andrea Carpita e i consiglieri Giuseppe Sterrantino e Salvatore Abbate. Nel documento depositato all’Ars, ricostruisco la storia dell’importante presidio di eccellenza pediatrica che riveste un ruolo di fondamentale rilevanza, con elevati standard sia diagnostici e terapeutici sia assistenziali a servizio dell’utenza siciliana e calabrese. Ricordo che la collaborazione con l’ospedale Bambin Gesù di Roma risale al maggio del 2010. Il Ccpm è stato fin dall’inizio pensato per essere un centro di III livello, allo scopo di sviluppare l’attività di alta specializzazione cardiologica per la popolazione pediatrica della Regione Siciliana, di altre regioni e di quella dei Paesi del bacino del Mediterraneo, sperimentando nuove modalità di ricovero e di cura, formando il personale regionale ed evitando, di conseguenza, il ricorso alla migrazione sanitaria, con grande disagio per i pazienti e le loro famiglie e con un significativo dispendio di risorse economiche a carico della Regione”.
Intanto, anche la Uil e la Uil Fpl di Messina, “nell’apprendere che l’assessorato regionale alla Salute intende trasferire il Centro di cardiochirurgia pediatrica dal presidio ospedaliero di Taormina al San Marco di Catania, esprimono forte dissenso e ferma contrarietà”. “L’eventuale trasferimento di tale importante struttura – spiegano Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pippo Calapai, segretario generale della Uil Fpl – sarebbe una ulteriore iattura per la rete ospedaliera peloritana poiché il Centro di cardiochirurgia pediatrica guidato dal primario Sasha Agati rappresenta un polo meridionale di eccellenza per gli elevati standard legati alle prestazioni offerte, all’esperienza, alla qualità e ai risultati ottenuti in tutti questi anni. Non si possono disperdere le competenze maturate né tanto meno creare disagi alla popolazione ed all’utenza messinese, calabrese e delle altre regioni meridionali”.