Letojanni. Il sindaco di Letojanni, Alessandro Costa, interviene pubblicamente dopo le frasi sull’allerta meteo, sulla chiusura delle scuole e sulla coscienza pulita pronunciate stamattina dal primo cittadino di Taormina, Mario Bolognari (clicca qui per leggere le dichiarazioni di Bolognari).
“La chiusura delle scuole, nel momento in cui viene diramata l’allerta arancione – spiega Alessandro Costa in un nota – non è automatica ma sicuramente dettata dalle criticità annunciate che senza dubbio determinano un alto senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza. Purtroppo negli ultimi anni anche a causa dei cambiamenti climatici si sono verificati degli eventi atmosferici violenti e talvolta gravi che ci inducono a prestare la massima attenzione e a non abbassare la guardia. Il ruolo dei sindaci è quello di garantire la pubblica incolumità e pertanto devono essere poste in essere tutte le precauzioni necessarie per fare ciò che questo avvenga, considerate anche le caratteristiche idrogeologiche del nostro territorio”.
“Le scuole vengono chiuse non perché i bambini corrono pericolo quando si trovano all’interno di esse ma per tutto ciò che potrebbe verificarsi prima dell’ingresso e durante l’uscita poiché durante le cosiddette bombe d’acqua le strade potrebbero trasformarsi in vere e proprie trappole, oltre al fatto che debbano essere lasciate libere per l’eventuale intervento dei mezzi di soccorso”.
“Un esempio lampante lo abbiamo avuto sabato scorso a Catania dove, in pochi minuti, si sono registrati ingenti danni. Una giornata particolare durante la quale è stata attivata una fitta rete di coordinamento tra la Protezione civile ed i sindaci per un costante e attento monitoraggio del territorio”.
“La chiusura per allerta meteo, durante l’anno scolastico – conclude Costa – si riduce a 6-7 giorni al massimo e non penso che questo possa inficiare il rendimento degli studenti o danneggiare il profitto. A mio avviso, la tutela dei ragazzi passa per la sicurezza della loro incolumità e degli edifici scolastici in cui svolgono le lezioni e questo nel mio Comune viene garantito avendo locali e spazi idonei a loro dedicati, grazie ad un impegno costante che ci ha permesso di eseguire interventi mirati, fruendo anche di finanziamenti. Quindi nessun tentativo di lavarsi la coscienza come affermato da qualche collega, un’affermazione infelice che mi sembra piuttosto un maldestro tentativo di giustificarsi di fronte ai suoi cittadini”.