Permettere gli spostamenti anche fuori dal proprio Comune e all’interno delle singole regioni dal 4 maggio, lasciando però in vigore i limiti alla mobilità intra-regionale. Autorizzare dalla metà di maggio prima l’apertura dei negozi al dettaglio, poi di bar e ristoranti. È l’idea sul tavolo del governo, in vista della fase 2. L’ipotesi è che il 4 maggio queste attività restino ancora ferme ma con la possibilità di eccezioni, come consentire la vendita da asporto per la ristorazione, che si aggiungerebbe alle consegne a domicilio, già permesse. Non sarebbero ancora definite date, ma un’ipotesi sarebbe far riaprire i negozi dall’11 maggio, la ristorazione dal 18. Come detto, non c’è nulla di ufficiale. Si tratta solo di un’ipotesi.
DAL 4 MAGGIO FORSE OK ALLE CORSE DA SOLI LONTANO DA CASA
Il quadro si definirà meglio entro il weekend: dovrebbe esserci il via libera alle corse da soli lontano da casa, la possibilità (con mascherine) di andare a trovare i parenti o andare nelle seconde case. Ma è chiaro fin d’ora che resteranno limiti alla mobilità tra le Regioni e anche alcune “aree rosse”.
PRIMO STEP: MANIFATTURA, COSTRUZIONI E SERVIZI
“Il primo step – indicano gli esperti di Vittorio Colao – è far partire manifattura, costruzioni e servizi: secondo le stime tornerebbero al lavoro non più di 2,7 milioni di persone, anche considerato che verrà incentivato un forte uso dello smart working”.
La task force suggerisce di tenere a casa chi è in condizioni di salute precarie e chi abbia più di 60 anni. Ma sul punto Conte frena, anche perché molti over 60 non hanno mai smesso di lavorare, nella sanità o negli alimentari.
INCENTIVAZIONE DEI MEZZI PRIVATI PER GLI SPOSTAMENTI
Per andare al lavoro ci saranno numeri limitati e file distanziate per accedere a metro e bus, si incentiveranno mezzi privati, bici, scooter, trasporti aziendali. Ci saranno ispezioni per verificare che nelle aziende siano rispettati i protocolli su distanze, turni e orari spalmati nel corso della settimana.
APP PER MONITORARE I CONTAGI
Nel prossimi giorni si dettaglieranno le misure, per trasporti e logistica ma anche in un nuovo incontro con i sindacati sui protocolli di sicurezza, ma anche sugli orari di lavoro. Nelle città ci si muoverà con mascherine e partirà l’app per monitorare i contagi: una nuova normalità, senza per ora palestre e discoteche, e con tante regole.
CULTURA E TURISMO: PARTENZA CON PIÙ CAUTELA
Non riapre ogni attività, neanche a maggio: “Non è un liberi tutti”, avverte Conte. Più cautela per cultura e turismo: partiranno con più lentezza e con regole stringenti.
“Le date di riapertura dei concerti, dei teatri, del cinema mi piacerebbe poterle dire ma stiamo discutendo con il comitato tecnico-scientifico delle misure che consentano le riaperture dalla data in cui saranno possibili. Oggi non siamo in condizione di dirlo. Dipende dall’andamento epidemiologico. Lo stesso vale per la stagione estiva, per gli stabilimenti balneari”. Lo ha sottolineato il ministro per i Beni e le Attività culturali e il Turismo, Dario Franceschini, nella replica alla seduta della Commissione Cultura della Camera della scorsa settimana. “Per mostre e musei penso, ma devo confrontarmi su questo, possano riaprire prima se sono in grado di garantire tutte le misure di sicurezza, mascherine, distanziamento, evitare le file” ha spiegato il ministro.