Taormina. “Siamo rimasti stranamente fuori dal bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia per il mese di marzo, eppure siamo a tutti gli effetti lavoratori stagionali del turismo”: a spiegarlo è Romualdo Carpita, che parla a nome di numerosi interinali che gravitano intorno all’Asm di Taormina.
“La delusione per il mancato ricevimento del sussidio è tanta – spiega Carpita – anche perché tutto è causato da un cavillo burocratico. Insieme a tanti altri colleghi chiamati tramite agenzia interinale, la scorsa estate siamo stati impegnati nei parcheggi cittadini, nella funivia, nel trasporto urbano e in altri settori della Municipalizzata”.
“Abbiamo lavorato con professionalità e serietà durante la stagione turistica, prima di entrare in disoccupazione e percepire la Naspi. Quindi anche noi, come coloro che hanno ricevuto il bonus di 600 euro, siamo lavoratori del turismo. Non è possibile che per colpa di un codice dobbiamo morire di fame. Ci sono tante famiglie alla canna del gas, ci sono tanti cittadini che hanno finito di percepire la disoccupazione e che attendevano di essere chiamati per la nuova stagione”.
“Perché siamo stati esclusi da questo sussidio? Secondo me sarebbe stato più giusto e opportuno non fare disparità. Perché chi risulta ufficialmente lavoratore del turismo e dello spettacolo deve percepire il bonus e chi non rientra in queste categorie deve chiedere aiuti economici a familiari ed amici, spesso umiliandosi, per acquistare la spesa e pagare le bollette di luce, acqua e gas? La nostra speranza, adesso, è solo quella di rientrare nel cosiddetto Reddito di emergenza o nell’allungamento della Naspi perché altrimenti siamo davvero nei guai”.