Taormina. I barcaioli di Taormina sono “in balìa delle onde” a causa della crisi economica che ha investito il settore turistico. A parlare, in rappresentanza dell’associazione “Taormina mare blu”, è il tesoriere Carmelo Auteri, che nella sua barca, in tanti anni di lavoro, ha ospitato anche numerosi vip, tra cui Oliver Stone, Scarlett Johansson, Laura Pausini, Biagio Antonacci, Gianluca Ginoble de “Il Volo”, Javier Zanetti, Totò Schillaci e Francesca Schiavone.
“Ogni anno – spiega Auteri – la stagione anche per noi parte intorno a metà marzo. Quest’anno, a causa della pandemia, siamo stati costretti a tenere le barche ferme e tutto ciò ha causato per noi una grossa perdita economica. In questo mese e mezzo abbiamo perso qualcosa come 60 gruppi di turisti che avevano già prenotato un’escursione nelle acque di Mazzarò e Isolabella”.
Mi rendo conto che il settore delle gite in barca non è il solo che sta soffrendo questa crisi. In grande difficoltà ci sono anche bar, gelaterie, pasticcerie, ristoranti, hotel, B&B, case-vacanza, venditori ambulanti e comunque tutti i titolari di Partita Iva. Insieme alla mia famiglia ci occupiamo di escursioni in mare da circa 50 anni. Ovviamente anche altri miei colleghi sono barcaioli da generazioni. Abbiamo sempre operato con serietà lasciando soddisfatti tutti i turisti che abbiamo trasportato. Molti di loro sono poi tornati negli anni per una gita tra la Grotta Azzurra e Capo Taormina, a dimostrazione della nostra grande professionalità”.
“Anche noi, come tanti, paghiamo regolarmente le tasse. Inoltre siamo costretti a pagare il posto barca nei pontili dell’hinterland taorminese. Noi esercitiamo un’attività stagionale, ma siamo obbligati a pagare per tutto l’anno. Perché le istituzioni non parlano di noi? Perché non si parla del settore noleggio, delle passeggiate in barca e degli sport acquatici nel territorio di Taormina? Siamo stati dimenticati da tutti”.
“Chiediamo a tutte le autorità competenti di fare al più presto chiarezza sulla nostra situazione. Il punto non è ripartire con la nostra attività stagionale, ma come ripartire e a chi aprire, visto che la stagione turistica è ormai fortemente compromessa. Va ricordato che l’85% dei turisti che vengono a Taormina sono stranieri. Quest’anno a causa delle pandemia e delle conseguenze che ne derivano, dall’estero non verrà nessuno o quasi”.
“A noi titolari di Partita Iva è arrivata la somma di 600 euro secondo quanto previsto dal decreto Cura Italia, ma paghiamo così tante tasse che questi soldi non li abbiamo neanche visti. Nel nostro territorio nascono sempre nuove associazioni, che secondo me sono inutili. Fin quando non ci sarà un’unica associazione di imprenditori turistici con almeno 300 iscritti di Taormina e dintorni, non risolveremo nulla perché nessuno ci prenderà in considerazione”.