Taormina. Il caso dell’anziana di Furci risultata positiva al coronavirus all’ospedale “S. Vincenzo” di Taormina ha messo in agitazione tutto il personale del nosocomio di contrada Sirina.
Ieri mattina, come si ricorderà, una donna di 83 anni, ricoverata nel reparto di Ortopedia e operata al femore, doveva essere trasferita in un centro di riabilitazione della provincia di Catania. In questo periodo di emergenza sanitaria, qualsiasi paziente che deve essere trasferito da una struttura sanitaria a un’altra, deve essere obbligatoriamente sottoposto a tampone.
Per questo motivo, mercoledì pomeriggio la donna (asintomatica) è stata sottoposta a tampone. Nella mattinata di ieri, quindi in meno di 24 ore, alla direzione sanitaria dell’ospedale S. Vincenzo” è giunta comunicazione della positività della signora di Furci. La donna, quindi, anziché essere trasferita al centro di riabilitazione del Comune in provincia di Catania, è stata portata all’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona, che si occupa dei malati di Covid-19.
Ieri all’ospedale di Taormina è scattato l’allarme e una parte del personale sanitario del reparto di Ortopedia e di altri reparti (e comunque tutti coloro che sono entrati in contatto con la signora sin dal suo arrivo nel nosocomio) sono stati sottoposti a tampone. Si parla (ma la notizia è ufficiosa) di circa 50 tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari sottoposti al test. Si attende da un momento all’altro l’esito dei tamponi, ma non è detto che i risultati vengano comunicati nella giornata di oggi.
Si sta cercando anche di capire chi possa aver contagiato l’anziana ricoverata. È partito tutto da Furci (dove la signora, a quanto pare, nonostante l’età, usciva da sola a fare la spesa) oppure è stata contagiata in un altro luogo?