Taormina. “In merito alla nota diffusa dal Forza calcio Messina alle varie testate giornalistiche e alla lettera spedita in Lega riferita agli eventuali torti subiti dall’arbitro durante la gara contro di noi, tengo a precisare e sottolineare che non ho rilasciato alcun tipo di intervista a nessuna testata giornalistica e voglio augurarmi, ma ne sono certo, che il Forza Calcio Messina possa rettificare e scusarsi per quanto riportato appunto nella nota. Sicuro che tutto ritorni al proprio posto auguro al Forza Calcio Messina un grosso in bocca al lupo per il futuro ricordando la mia simpatia e stima per la società messinese”: a dichiararlo è stato l’allenatore dello Sporting Taormina, Marco Coppa, dopo che la società Forza calcio Messina aveva inviato il seguente comunicato stampa.
QUI DI SEGUITO, IL COMUNICATO STAMPA INVIATO DAL FORZA CALCIO MESSINA ALLE TESTATE GIORNALISTICHE:
“Anche se a fine gara conta poco, devo onestamente riconoscere che il rigore non c’era assolutamente e non so se altrimenti saremmo riusciti a vincere”: esordisce così ai microfoni nel post gara mister Coppa ed è in queste sintetiche parole racchiusa la dinamica di tutta la gara. Il condizionamento della stessa di un direttore di gara (peraltro acese, prossima giornata Acireale-Fc Messina), ormai al lumicino della carriera, è stato oltremodo e palesemente determinante. La sua voglia di protagonismo, ben nota anche agli organi competenti, ha stravolto una gara che stava scorrendo in maniera corretta ed anche discretamente giocata. Questo suo innato narcisismo lo ha portato alla soglia della denuncia da parte delle forze dell’ordine chiamati dallo stesso ad intervenire per fatti inesistenti tant’è che le forze dell’ordine hanno provveduto al riconoscimento solo del direttore di gara non avendo ravvisata nessuna necessità di una loro presenza vista l’assoluta serenità del fine gara. Gli ospiti hanno raccolto i graziosi regali portando a casa tre punti immeritati, forse compensa per quanto gli era stato tolto in settimana. La società non vorrebbe di certo fare certe supposizioni ma i fatti portano a pensare tutto ciò ed anche ad ipotesi peggiori. Certo è che diventa difficile poter affrontare così i campionati e viene a mancare l’entusiasmo e la voglia di partecipare. Intanto si provvederà ad inoltrare a tutti i rami della FIGC nazionale e regionale ufficiale protesta mettendo in dubbio anche la prosecuzione della stagione. Certo è che il calcio sta morendo ma se c’è la volontà di qualcuno che ciò accada più in fretta, che venga detto subito evitando a tutti coloro che il calcio lo amano, di svenarsi inutilmente sia economicamente che nell’animo.
QUESTA LA LETTERA CHE IL FORZA CALCIO MESSINA COMUNICA DI AVERE INVIATO AL PRESIDENTE DELLA FIGC, AL PRESIDENTE DELLA FIGC SICULA E AL PRESIDENTE DELL’AIA:
La società FC Messina, società dalle modeste condizioni economiche, ambiva a partecipare al campionato di competenza con la consapevolezza delle difficoltà che il torneo sicuramente avrebbe proposto ma con una grande certezza: ricevere eguale trattamento come e tale alle consorelle dalle potenzialità di certo maggiori. Le poche quattro giornate sin qui disputate mi hanno già ampiamente fatto ricredere su quella che doveva essere la “certezza” sulla quale affrontare la stagione sportiva. Episodi che si susseguono, comportamenti estremamente insoliti e designazioni che fanno pensare, portano ai malumori, alle contestazioni, alle decisioni estreme. Vorrei peraltro precisare che nelle quattro gare già disputate non vi è mai stata la presenza di un osservatore degli arbitri e pertanto ci si potrà celare dietro al fatto che le mie possano essere le “naturali” recriminazioni del perdente. E invece no, perché anche quando la mia società ha vinto (Capo d’Orlando) il direttore di gara ne ha fatte di ogni (espulsione del portiere di casa e giuoco fatto riprendere col sostituto con la stessa divisa che indossava e, malgrado gli si fosse fatto notare l’errore ha continuato ugualmente – vorrei solo ricordare che trattasi di un campionato di Eccellenza). Se il vaso è già colmo dopo appena quattro giornate, cosa bisogna attendersi per l’eventuale futuro, quali rospi bisognerà ingoiare tra lo “scaricabarile” tipico di queste occasioni. Nell’ultima gara di campionato (FC MESSINA-SPORTING TAORMINA) il direttore di gara (già noto all’organo competente-3°anno) ha dato sfoggio del proprio narcisismo e voglia di protagonismo sia sul terreno di giuoco che fuori datosi che rischia l’incriminazione dai carabinieri per aver chiesto l’intervento di una pattuglia a fine gara per fatti a tutti sconosciuti tant’è che le forze dell’ordine intervenute hanno identificato solo lo stesso continuandosi a chiedere il perché della richiesta. Senza volere entrare nel merito delle qualità, e potremmo farlo, ci chiediamo il perché di cotanta arroganza ed aria di superiorità quando non è surrogata dalle prestazioni. Ci chiediamo del perché di certe designazioni, palesementi “sconvenienti” e che poi danno ampio margine di “pensiero” ( il prossimo turno Acireale-FC Messina). Ci chiediamo altresì delle visionature che non vengono fatte (e per favore non nascondiamoci con la voce risparmio). “Anche se a fine gara conta poco, devo Onestamente riconoscere che il rigore non c’era assolutamente e non so se altrimenti saremmo riusciti a vincere”, esordisce così ai microfoni nel post gara mister Coppa ed è in queste sintetiche parole racchiusa la dinamica di tutta la gara. Sono questi, ed altri dello stesso tenore, i reportage delle testate giornalistiche ai quali non voglio aggrapparmi ma i quali avvalorano la veridicità delle mie lamentele. In questa settimana il direttivo societario continuerà a riunirsi per capire come e quali forme di protesta assumere, financo alla rinunzia al torneo per le palesi forme di mancato rispetto per talune società. In ogni caso, sin da questo momento riterremo faziose ulteriori designazioni di arbitri della sezione di Acireale, e qualora ciò avvenisse, un palese atto provocatorio, chiedendo inoltre un incontro ufficiale congiunto sia col presidente regionale FIGC che col presidente CRA Sicilia. Certa delle attenzioni che verranno poste in essere a questa mia, nella speranza che il direttivo societario raccolga dei segnali che possano aprire sentieri di serenità.