La Sicilia è stata inserita in “fascia arancione”. Lo ha dichiarato poco fa il premier Giuseppe Conte.
Il Dpcm con le nuove misure restrittive che riguardano tutta Italia sembra essere pronto, ma non per entrare in vigore. Slitta di un giorno, infatti, la partenza del nuovo decreto, compreso il coprifuoco nazionale, e scatteranno da venerdì 6 novembre (e non giovedì 5) anche le misure più restrittive in tutte le zone in vigore, come si apprende da fonti del ministero della Salute.
Il provvedimento del Governo ha diviso l’Italia in tre aree: gialla, arancione e rossa a seconda del livello di rischio. La zona gialla sostituisce quella verde in quanto Palazzo Chigi non vuol fare passare il messaggio che la zona verde possa essere esente da rischi e problemi derivati dalla diffusione della pandemia.
I provvedimenti saranno valutati con cadenza settimanale, ma avrà la durata minima di 15 giorni. La Sicilia, quindi, sarà in zona arancione almeno fino al 19 novembre. Il meccanismo è “semiautomatico”, nel senso che ogni regione si collocherà in uno scenario in base a criteri oggettivi. Ma ci sarà un “delta” di flessibilità concesso al ministro della Salute, che potrà adottare ordinanze d’intesa con il governatore per prevedere “l’esenzione dell’applicazione di una o più misure restrittive”, anche in “specifiche parti del territorio regionale”.
Sono salvi parrucchieri, barbieri e centri benessere, mentre (come del resto in tutte le regioni) arriva lo stop per musei e mostre, la chiusura dei centri commerciali nei weekend e il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo.
Ci sarà il 50% di capienza sui mezzi pubblici e la didattica a distanza integrale alle superiori (già comunque prevista da diversi giorni da un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci).
ZONA ARANCIONE
Nelle Regioni che rientrano nella fascia arancione (quindi anche in Sicilia) sarà vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza (con autocertificazione).
Sarà inoltre vietato ogni spostamento in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute o per situazioni di necessità (con autocertificazione).
Nelle zone arancioni vengono sospese le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering, con l’autorizzazione per tutti alle attività di ristorazione con consegna a domicilio. Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. I negozi potranno rimanere aperti.
A questo si aggiungono i divieti previsti in tutto il territorio nazionale: coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo; sospensione di mostre e chiusura di musei; didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, salvo attività laboratori in presenza; didattica in presenza per scuole elementari e medie ma con uso obbligatorio delle mascherine; chiusura nei week end delle medie e grandi strutture di vendita, a eccezione di farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole; coefficiente di riempimento massimo del 50% sui mezzi pubblici di trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale; smart working ai massimi livelli possibili sia nella pubblica amministrazione e sia nel privato.