Taormina. “Sono rimasto basito di tutto quello che sta succedendo a Taormina. Sabato 8 ottobre abbiamo fatto un comizio molto garbato in Piazza IX Aprile. Sono meravigliato perché in questo momento le sedute spiritiche sono finalizzate al fronte anti De Luca”: a parlare è proprio Cateno De Luca, che IOo il giorno dopo le elezioni regionali del 25 settembre ha lanciato la proposta di una sua candidatura a sindaco di Taormina. Ancora, però, l’ex primo cittadino di Fiumedinisi, S. Teresa e Messina non ha sciolto definitivamente le riserve. Il “Profeta”, come lo ha ribattezzato il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, durante un’intervista in diretta sulla pagina Facebook del nostro giornale on line, deciderà se ufficializzare la sua candidatura alla poltrona più comoda di Palazzo dei Giurati entro il giorno dell’Immacolata.
“Se alla gente di Taormina sta bene così – prosegue il fondatore di Sicilia Vera – non c’è bisogno di Cateno De Luca, perché vuol dire che la marcia in più non si vuole. E io non sto lì a rompere le scatole a nessuno, perché da fare ne ho tanto. O questo mio progetto unisce gli uomini e le donne di buona volontà di Taormina, oppure io non ci sto. Io non mi candido per rappresentare una parte dei taorminesi. Se mi candido io voglio rappresentare tutti i taorminesi”.
“Ho posto come scadenza l’8 dicembre 2022 – continua De Luca – e ho posto le tre liste perché la mia posizione non deve essere divisiva. Le liste saranno tre non perché voglio essere totalitario. Se i taorminesi vogliono De Luca, devono scendere in campo. Io non voglio mettere il bavaglio alla democrazia. Questa è demo-pazzia. Chi oggi ha in mente di lavorare al fronte anti De Luca, lavora alla demo-pazzia, cioè quella che fa male alla comunità. Se l’8 dicembre non ci sono le condizioni per la mia candidatura a sindaco di Taormina, non vi preoccupate, ne prendo atto e faccio un comizio di ringraziamento e basta. Mi piace ricordare, infine, che Taormina non è solo dei taorminesi. Taormina è la Perla del turismo mondiale”.