Castelmola. “Il 13 gennaio in Consiglio comunale a Castelmola in aula eravamo presenti 6 consiglieri, 4 dell’opposizione io e Sergio Mastroeni”: a dichiararlo è Eugenio Cundari. “I miei colleghi di maggioranza non si sono presentati – continua Cundari – fatto grave politicamente perchè io che sono il capogruppo non sono stato informato ma fatto ancor più scorretto che nella seduta del 14 gennaio quattro consiglieri si dimettevano dal gruppo di maggioranza di fatto rompendo il gruppo stesso. Ne prendo atto, nelle prossime ore rassegnerò le dimissioni da capogruppo di maggioranza ricordando ai miei colleghi consiglieri che il sottoscritto a oggi ha sempre votato tutto con la maggioranza anche l’ultimo bilancio. In una sola occasione mi sono astenuto. Il sindaco prima mi accosta a Mastroeni chiamandomi oppositore, io gli rispondo che ho fatto sempre il mio dovere di capogruppo risolvendo molti problemi nel gruppo di maggioranza e quando in Consiglio ho rimandato al mittente delle delibere senza nè capo e nè coda l’ho fatto nell’interesse della comunità molese. Io il regolamento comunale lo conosco molto bene e so come altri che in passato sono stati in Consiglio comunale che in seconda convocazione ci vogliono 5 consiglieri, ma in questa occasione con arroganza si è aperta lo stesso la seduta del Consiglio e così facendo oggi il Consiglio stesso è paralizzato. Oggi il presidente dichiara nulla quella delibera e convoca il Consiglio per il 3 febbraio. Io penso che per riparare tale enorme danno sarebbe opportuno chiedere un parere sulla procedura all’Assessorato agli Enti Locali. Da tutto ciò si evince che ci sono grosse responsabilità e non si può solo dire che è stato rinvenuto un regolamento difforme a quello in possesso della segretaria. Quello che è accaduto è grave, resta una maggioranza dilaniata dal sindaco di tenerla unita perchè il sindaco usa il metodo Dividi et impera. In questo caso doveva eliminare politicamente il sottoscritto, forse il mio modo di fare politica gli dà fastidio. Per me fare politica significa operare nell’interesse di tutto e non nel cercare di distruggere chi ti fa delle critiche costruttive o potrebbe toglierti visibilità. Infine ribadisco che a oggi non ho accordi con nessuno come vuole fare credere il sindaco screditandomi. Per il futuro valuterò se ci saranno le condizioni, metterò la mia persona a disposizione della mia comunità come ho sempre fatto”.
L’INTERVENTO DI LISA INTELISANO:
Castelmola. Dal sindaco Orlando Russo, riceviamo e pubblichiamo il seguente documento: “La sottoscritta Lisa Intelisano, nel rappresentare il rammarico in merito a quanto accaduto nei giorni scorsi, caratterizzati da critiche ingiuste e illazioni lesive sulla mia integrità morale ed intellettuale e su quella degli altri consiglieri, convinta che le cariche istituzionali debbano operare in modo limpido, onesto e trasparente ritengo opportuno e doveroso, nel rispetto dell’interesse dalla Città che mi onoro di rappresentare, di dover riconvocare il Consiglio Comunale, per procedere alla rielezione del Presidente dello stesso con la medesima procedura, eccependo solo l’insussistenza del numero legale e ritenendo la seduta nulla alla luce di quanto segue. Al riguardo, preciso che la sera del 14 gennaio 2017 il Regolamento in possesso del Segretario Comunale riportava un contenuto diverso rispetto all’art. 42 del Regolamento in questi giorni “RINVENUTO” ed effettivamente vigente. Tale circostanza, cioè il RINVENIMENTO, è emersa solamente nei giorni successivi alla seduta. Conseguentemente si è ritenuto necessario approfondire i fatti, ponderando ogni decisone, compresa quella di ritenere, solo ed esclusivamente per questo fatto, non più valida la seduta del 14 gennaio 2017, per difformità del numero legale rispetto al regolamento aggiornato; numero legale in un primo momento ritenuto valido alla luce della L.R. 30/2000 e dell’art. 1, comma 3-bis) della L.R. n. 48/1991 e di quanto contenuto nella copia sbagliata del Regolamento in uso e fornito alla Segretaria. Pertanto, quella sera, nessuna illegalità è stata posta in essere. Illegale è quando si adottano comportamenti non previsti dalle leggi. Ribadisco che abbiamo rispettato quello che è contenuto nella legge e non ci siamo mai minimamente permessi di fare di testa nostra. Ritengo che la difformità che ha innescato le determinazioni sia da ricercare nella consegna del documento incompleto e diverso, rispetto a quello efficacie, consegnato al Segretario che adottandolo ha interpretato quanto in esso prescritto. Su questo fatto, difatti, il Segretario Comunale ha avviato una procedura interna volta ad accertare i fatti accaduti e le rispettive responsabilità. Per tale motivo, e non per le speculative ed ingiuste motivazioni politiche che nulla hanno a che fare con il quotidiano della gente, ho deciso di riconvocare il Consiglio Comunale per procedere all’elezione del Presidente dell’organo stesso, con la medesima procedura che ha portato alla mia elezione che è quella corretta. Prendo atto del metodo e dello stile usato dal Presidente dimissionario, Sergio Mastroeni, che ha preferito valutare ed agire lontano dai luoghi preposti evitando di discutere l’argomento nella sede più adatta e per il quale è stato incaricato, cioè il Consiglio Comunale, dove i castelmolesi in uno schieramento che gli andava bene fino a qualche giorno fa, lo hanno eletto. Se fosse venuto nelle sedi opportune avrebbe già trovato le risposte in un confronto civile e avrebbe trovato la mia nota prot. 255 del 23 Gennaio 2016 che precede il suo, a mio parer inutile, atto stragiudiziale consegnatomi nei giorni successivi. Noi siamo un gruppo di maggioranza coeso che appoggia l’attuale amministrazione, un gruppo che insieme al Sindaco ed alla Giunta ha lavorato nel rispetto della coalizione che ha vinto e soprattutto per il bene della comunità nella quale vive. Un gruppo che tornerà in Consiglio comunale senza remore perché le istituzioni si devono occupare in maniera trasparente e produttivo per trovare soluzioni che migliorino la quotidianità dei cittadini. Se ancora perplessità persistono nei miei colleghi sulla procedura di elezione li invito ad un incontro, in sede pre-consiliare , dove verranno tecnicamente illustrati i riferimenti normativi, che sono chiarissimi in materia, sulla procedura di elezione del Presidente del Consiglio in modo da limitare le inutili strumentalizzazioni che non apportano nessun benefico ai nostri concittadini”.