Dal consigliere comunale di Castelmola, Pippo Intelisano, riceviamo e pubblichiamo: “Leggendo quotidianamente il giornale on line Vai Taormina, ho notato con mio grande piacere che il signor Carmelo Scimone, figlio del mio grande amico Pancrazio, chef di cucina e uomo di grandissimo rispetto ed educazione, è sempre presente a fare commenti su tutto ciò che viene pubblicato riguardo i miei interventi su Castelmola. Caro Carmelo, vedo molta negatività nelle tue osservazioni e nei tuoi commenti. E’ molto facile criticare le idee altrui, mentre è molto più difficile fare del bene, supportare, sostenere, fare e stimolare le idee altrui. Tu non dovresti soffermarti sul fatto che su questo giornale on line compaia il mio nome, ma bensì dovresti porre la tua attenzione su un punto ben più importante, cioè che su questo sito si parla nel bene e nel male di Castelmola e di proposte per far sì che possa crescere e migliorare. I consiglieri e i rappresentanti indennizzati di cui parli, che sono nell’ombra, che non condividono le idee del sindaco, se amano Castelmola, perché non iniziano a proporre e dar voce a una politica costruttiva che migliori il paese? Perché non promulgano e promuovono le loro idee tramite giornali, siti web, associazioni? Perché non lo fai, forse perché riesce più semplice criticare invece di proporre? Non si dorme, non ci si imbosca e nasconde dietro le nuvole. Non capisco perché ad ogni proposta costruttiva ti meravigli. Non capisco perché tu, che nel tuo lavoro sei molto bravo, non prendi spunto dal grande Edoardo Raspelli che parla della sua cucina e scrive articoli sulle più importanti testate; da Gualtiero Marchesi che si fa promotore della cucina italiana; dal grande Carnacina che ha scritto svariati libri sulla cucina italiana o infine da Ciccio Sultano che a Ragusa con il suo ristorante fa scuola e con la sua cucina richiama turisti nella nostra meravigliosa Sicilia. Non capisco perché tu, che oltre ad essere un bravo chef di cucina sei anche un grande scrittore e commentatore, invece di fare della semplice e costante critica distruttiva nei confronti di chi ama e vuole promuovere il proprio territorio, non sfrutti le tue capacità e crei delle ricette o dei libri che possano far conoscere e promuovere i sapori ed il nome di tutta la fascia jonica (Taormina, Giardini Naxos, Letoianni e Castelmola)? Se no possiamo possiamo proporre al grande giornalista Gaetano Saglimbeni di scritturarti come interprete dello scrittore David Herbert Lawrence, che parla nel suo libro della nostra bellissima terra e di Peppino il mulattiere di Castelmola. Bisogna metterci la faccia per acquistare credibilità. Buttiamoci un pietoso velo al passato. Ti voglio bene, Carmelo. Ciao. Pippo Intelisano”.
carissimo signor intelisano intervengo nella disputa tra lei ed il signor scimone per segnalarvi che all’incontro promosso dalla locale pro loco di giorno 05.04.2011 la presenza di operatori locali è stata scarsa pur essendo l’argomento da trattare molto importante. il presidente aveva infatti invitato dei professionisti per discutere di eventi da organizzare nella vostra ridente cittadina ma gli operatori ritenendo castelmola località rinomata e quindi molto conosciuta hanno ritenuto una perdita di tempo l’incontro . spero che agli incontri che la pro loco vorra organizzare ci sia una maggiore presenza di operatori.
Carmelo Scimone fa presente (v.sopra): “perchè non riusciamo a crescere come sono cresciute giardini e letojanni?”,Io rispondo:non è completamente vero,perché Castelmola sta “crescendo”.Infatti, si sta espandendo ai lati del monte Ziretto con costruzioni edili (che io definirei “ecomostri”) così come ha fatto,purtroppo,pure Letoianni lasciando costruire lungo le pendici delle sue colline. E,sia nel primo caso che nel secondo,il danno paesaggistico che se ne ricava è pesantissimo. Spero solo che Carmelo con la sua domanda-richiesta (v. virgolettato sopra) volesse significare altro,e spero ancora che gli amministratori,tutti,rivedano i loro piani di espansione,che abbandonino tentazioni speculative e che sappiano conservare e tutelare ciò che ancora rimane del paesaggio naturale che circonda le loro città e che,ricordo,è interesse di tutto il comprensorio.
caro don Pippo la ringrazio dei complimenti e della rinnovata stima nei miei confronti e nei confronti del mio grande papa,vede la mia non vuole essere critica distruttiva ma al contrario, anche se non vivo quotidianamente castelmola come fino a qualche mese fa come posso dimenticare i 13 anni vissuti li.non posso permettermi di dirle io cosa fare o cosa non fare ma visto che lei e sempre “in prima pagina” deve anche accettare che qualcuno non condivida il suo viatico.i paragoni con il “maestro” gualtiero marchesi o con edoardo raspelli mi sembrano fuori luogo posso soltanto dire che nel mio piccolo cerco di dare sempre il massimo come lei ben sà. non me ne voglia se la critico, come dice qualcuno sono un provocatore, ma lo faccio perche sono un combattente propio come lei solo che lei vede il mondo dal suo punto di vista e io dal mio.a differenza di tanti io non mi nascondo dietro ad un dito o ad un nik anonimo,dico quello che penso mettendoci la faccia,e forse gente sulla plancia di comando,come lei e qualcun’altro,piuttosto che sentirsi punti sul vivo dovrebbe magari apprezzare il fatto di trovare in me un attento osservatore, e lettore di questa web page.i libri lasciamoli scrivere a chi a tempo da perdere io bado al sodo,la politica e un gioco di pazienza e diplomazia ambedue ormai esauriti a castelmola,non si puo proporre una castelmola rurale,qualcuna delle grandi menti castelmolesi ha mai pensato di promuovere castelmola sulle navi da crociera?penso propio di no!!!nel bene e nel male castelmola e a meno di tre km da taormina perche non riusciamo a crescere come sono cresciute giardini e letojanni?per concludere caro,se ancora mi permette di poterlo dire,”don pippo” lei sa la stima che nutro nei suoi confronti e di tutta la famiglia intelisano e mi rincresce se non accetta le mie critiche ma non cambiero il mio modo di vedere le cose fin quando non ravvisero un cambiamento di rotta di questo meraviglioso borgo che è castelmola
con affetto suo:
carmelo scimone