Castelmola. Il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Pietro Lo Monaco, ha effettuato giovedì sera un sopralluogo nell’area del torrente S. Venera ubicato a cavallo tra il territorio del centro molese e quello di Taormina. “Attendevamo – ha affermato il sindaco del piccolo centro, Antonietta Cundari – l’arrivo del funzionario per fargli constatare lo stato dei luoghi. Proseguirà la mia azione assieme agli altri Comuni interessati allo scopo di far rientrare i nostri territori nello Stato di calamità. Sarà presentato un documento unico”. Il territorio di Castelmola è talmente esteso nella Provincia di Messina che confina con numerose altre cittadine. Tutte hanno subìto difficoltà a causa del maltempo ed attendono aiuti concreti. Nell’elenco di quanti hanno registrato danni si trovano: Gaggi, Graniti, Mongiuffi Melia, Giardini, Taormina, Letojanni, Gallodoro e Roccafiorita. L’alluvione del 9 novembre scorso ha provocato la tracimazione di numerosi impluvi naturali con riversamento di acqua, detriti e massi sulle arterie stradali, ostruendone alcune totalmente. La violenza delle precipitazioni ha danneggiato la sede stradale in diversi punti provocando l’asportazione della bitumazione e forti avvallamenti, nonché l’interruzione della fornitura idrica, per danneggiamenti a condutture e pompe di sollevamento. Le località più gravemente danneggiate e per le quali è risultato, di fatto, impossibile un ripristino, anche in via provvisoria, del transito a causa del cedimento di interi tratti stradali risultano essere le seguenti: Dammari-Mareprovvido (il ponte che collega alla frazione taorminese di Trappitello è in pessime condizioni); Conchi (esondazione del torrente omonimo con conseguente asportazione della sede stradale che collega i due lati del territorio); Ziretto (esondazione di un percorso d’acqua con conseguente distruzione sede stradale); la strada di collegamento tra Acqualorto e Comune di Gaggi risulta essere totalmente distrutta; Mancanna (frana di vaste dimensioni che ha comportato l’interruzione dei necessari collegamenti); Luppineria (cedimenti a monte e a valle della carreggiata); Serro Guardia (persistenti frane lungo tutto il tratto dell’unica strada presente ed interruzione della rete idrica). Nel “bollettino di guerra” si trovano anche le strade di collegamento di alcune contrade che risultano essere interrotte e precisamente: Tifani Mendicino; Grimaudo-Francese-Caporrua; Porticella; Ogliastrello-Mufarbi; Ogliastrello-Blandina; Pandolfo-Saracena; Serrogrande-Mastrissa.