Castelmola. Non si placa la preoccupazione per la paventata chiusura della Scuola elementare nel piccolo centro molese. Il sindaco Antonietta Cundari ha indetto, in proposito, un incontro che si è svolto nella Sala Auditorium alla presenza di genitori e rappresentanti dell’Amministrazione attiva come ad esempio il vicesindaco Mimma Manuli e tanti altri. “Siamo preoccupati – ha detto il consigliere comunale Giorgio Russo – i tempi sono stretti per cercare di salvare la scuola”. Si è parlato di reperire, anche alla presenza dei vertici dell’Istituto comprensivo 1 da cui dipende il piccolo plesso, il numero necessario per mantenere il centro di insegnamento di cui dispone la cittadina molese. Uno scrigno dove gli alunni erano anche coccolati dalle insegnanti che si sono susseguite nel corso degli anni. Sono arrivati, comunque, segnali di dissenso sull’annunciata chiusura da più parti. “Voglio esprimere – ha affermato, dal canto suo, in una nota, il consigliere comunale Pippo Intelisano – tutto il mio dissenso sull’ipotizzato smantellamento. La scuola rappresenta non solo un momento di arricchimento culturale per i nostri ragazzi ma costituisce anche un momento di aggregazione per ogni bimbo che la frequenta. Sopprimere la scuola nel nostro Comune non vuol dire solamente spostare gli alunni in altri plessi, con tutte le conseguenze del caso per genitori e famiglie, ma lasciare il nostro borgo senza una scuola rappresenta annullare cultura, insegnamento, uccidere le radici che dalle maestre, giornalmente e con sacrificio, vengono trasmesse agli alunni. Significa che la nostra piccola realtà cittadina perderà, ancora una volta, posti di lavoro, che come tutti sappiamo in questo periodo di profonda crisi economica sarebbe un’ulteriore beffa oltre al danno già avuto dalla crisi del turismo”. Insomma una difficoltà davvero sentita da tutte le forze politiche, sia di maggioranza che opposizione. Certamente adesso si dovranno attendere le prossime ore se materialmente sarà raccolto il numero di alunni necessari a mantenere la scuola. Molti, stando a quanto emerso dall’incontro, sarebbero propensi ad iscrivere i bimbi a Taormina. I tempi sono davvero esigui per cercare di trovare una soluzione. Castelmola sta vivendo una crisi reale. Qualora passasse, infine, il federalismo fiscale, la cittadina molese rischia di vedere annullata anche la sua identità come Comune a sè stante.
Taormina dovrà comprenderere con notevole risparmio i seguenti comuni : Castelmola, Letojanni, Gallodoro, Mongiuffi Melia, Gaggi, Graniti, Giardini Naxos,ma potremmo allargare a Motta Camastra, Francavilla Sicilia, Moio Alcantara, Roccella Valdemone, Malvagna, Santa domenica Vittoria. Guardate quanto risparmio in termini di uffici pubblici e di altre competenze.
Carissimi, il fatto che la scuola si chiuda a Castelmola non è cosa nuova, la colpa è di tutti noi cittadini che crediamo che l’erba Taorminese sia più verde. Ci dobbiamo solo vergognare……se questa amministrazione ha delle colpe è vero…ma non è certo colpa sua se i tanto GENIALI genitori optano per iscrivere i figli a Taormina. se poi vogliamo scendere nei particolari che si vada pure. Il tanto accorato appello del sindaco non duole a nessuno… Obiettivo scuola….spero mi auguro che per le iscrizioni qualcosa si sia raggiunto.AUGURI e W la scuola di Castelmola il che ne dicano i genotori che mandano i figli a Taormina. Vi garantisco che i miei hanno frequentato le scuole a Castelmola (pur essendo in classe pochissimi) e non sono cresciuti nè asini e non hanno avuto problemi di relazionarsi con gòi altri…Invece di scaricare la colpa al sindaco fatevi un esame di coscienza Voi genitori e pensate ai vostri figli…
Caro Peppino, sono d’accordo con te
Pippo sei lontano da prese di posizione di parte e nell’esclusivo interese della tua Comunità
Forza Castelmola, teniamoci la Scuola
Certo è che se l’idea progettuale di una funivia Taormina -Castelmola,con la stazione a valle accanto all’Istituto Comprensivo 1,fosse diventata realtà,riguardo al trasporto,il problema per gli scolari di Castelmola oggi non sussisterebbe.