Da Marco Privitera, presidente della società sportiva Triskell Taormina, riceviamo e pubblichiamo: “Siamo stufi della commedia dello stadio Bacigalupo. Domenica è stato oltrepassato ogni limite alla decenza. Uno squallido tentativo di prendersi gioco della città intera e dei suoi abitanti al quale diciamo basta! Da mesi, ormai, alcuni esponenti dell’Asd Taormina calcio stanno attuando un atteggiamento a dir poco ostruzionistico nei confronti della società calcistica da me presieduta, l’Asd Triskell Taormina, partecipante al campionato Uisp. Un atteggiamento incomprensibile, che ben poco ha a che vedere con i principi ed i valori che dovrebbero animare chi fa sport per passione. Dispiace che a pagare le conseguenze di tutto ciò debbano essere gli sportivi ed i cittadini tutti, i quali vedono in questo modo calpestata la propria dignità da chi, provenendo da altrove, vede Taormina solo come un’oasi per trarne benefici. Ora ne abbiamo le tasche piene! Quando, durante la scorsa estate, decisi con entusiasmo di imbattermi in questa folle ed affascinante avventura, nata da una costola del progetto sociale Quota 205, mai avrei immaginato che, tra sponsor, tesseramenti ed adempimenti burocratici, la possibilità di usufruire dell’impianto sportivo comunale avrebbe rappresentato un simile calvario. Se, inizialmente, le problematiche sembravano concentrarsi sulla presunta mancanza di spazi (elemento rivelatosi, in seguito, una colossale montatura), ben presto sono venute a galla le reali intenzioni dei protagonisti di questa infinita sceneggiata, tra cui quella di fare la voce grossa per acquisire voce in capitolo nei confronti di Istituzioni ed Amministrazione comunale. Un tentativo che, però, a quanto pare, sta fallendo miseramente. Meritodell’impegno del sindaco Mauro Passalacqua e di quei rappresentanti delle istituzioni (in primis, il consigliere Jonathan Sferra) che sono scesi in campo per tutelare il sacrosanto diritto di poter utilizzare l’impianto Valerio Bacigalupo. Merito di un mister (Roberto Mendolia) e di uno splendido gruppo di giocatori i quali non si sono lasciati intimorire dalle avversità, combattendo sempre a testa alta in campo e fuori, come dimostrato dal fatto che la squadra è tutt’ora in piena lotta per la conquista del campionato. Un impegno che, nonostante tutto, non ha fatto desistere certi personaggi dal compiere l’ennesima sceneggiata. Dopo essersene infischiato degli accordi contenuti nella convenzione fino alla scorsa settimana in atto con il Comune, dopo aver distrutto la segreteria dello stadio, dopo non essersi presentato all’incontro voluto dal sindaco per porgere le scuse alla Città, ieri l’individuo in questione ha pensato bene di orchestrare l’ennesima presa in giro, facendo apporre un lucchetto di grosse dimensioni alla porta del vano che consente l’accensione dell’illuminazione artificiale, nel disperato e patetico tentativo di mettere i bastoni tra le ruote alla disputa della nostra partita di campionato. Una delegazione del Taormina calcio ha annunciato alle forze dell’ordine, nel frattempo intervenute, dell’intenzione di voler sporgere denuncia contro ignoti in quanto la porta (a loro dire) sarebbe stata forzata con conseguente sparizione del lucchetto, proprio per consentire l’illuminazione dell’impianto e dare il via alla partita. E’ apparso a tutti chiaro, però, come la porta fosse stata aperta da qualcuno in possesso delle chiavi e tra questi non rientra di certo alcun membro dell’Asd Triskell Taormina! Ci auguriamo, in ogni caso, che questo sia stato solo l’ultimo episodio di una vicenda discutibile che si trascina da troppo tempo. A tal fine, colgo l’occasione per invitare il dirigente-collaboratore in questione ad un incontro faccia a faccia con il sottoscritto qualora volesse replicare, anche se dubito che accetterà l’invito, vista la sua abitudine a non presentarsi agli appuntamenti. In conclusione:Taormina ai taorminesi!”.
Ma perchè, visto tutto questo caos provocato da qualche dirigente del Taormina, non si revoca, drasticamente, il permesso alla squadra Asd Taormina di usufruire del campo?
Sono d’accordo con Marco…è così difficile gestire una squadra… e la cosa più semplice come il diritto ad allenarsi e giocare nel campo della propria città non può essere tolto a nessuno…il calcio è prima di tutto uno sport che unisce, che crea amicizie, che fortifica i rapporti nelle piccole realtà locali…grazie al sindaco per essersi mosso prontamente ed in bocca al lupo ai ragazzi per il campionato!